Jannik Sinner sarà il numero 1 del mondo al termine della stagione agonistica, che si avvia verso la sua naturale conclusione. Il fuoriclasse altoatesino si è assicurato la prima posizione del ranking ATP a fine anno dopo aver raggiunto la finale del Masters 1000 di Shanghai ed è così diventato il 19mo uomo a primeggiare in vetta alla graduatoria internazionale da quando viene stilata attraverso i criteri oggettivi imposti al computer e non da parametri personali di gradimento da parte dei giornalisti (ovvero dal 1973).
Dopo l’atto conclusivo giocato sul cemento della località cinese contro Novak Djokovic, il vincitore di Australian Open e US Open sarà impegnato al Six Kings Slam: si tratta di un’esibizione dotato di un montepremi faraonico, che andrà in scena a Riyadh (Arabia Saudita) dal 16 al 19 ottobre. Il tennista italiano percepirà 1,5 milioni di dollari con la semplice partecipazione, ma l’importo dell’assegno si alzerà fino a 6 milioni di dollari in caso di trionfo finale.
Si tratta di emolumenti a cui oggettivamente è impossibile rinunciare (il vincitore percepirà il doppio di quanto previsto per un trionfo a livello Slam), tanto che all’evento prenderanno parte altre cinque stelle del circuito mondiale: Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Rafael Nadal, Daniil Medvedev, Holger Rune. Jannik Sinner affronterà il russo Medvedev al primo turno e in caso di vittoria si troverà di fronte Djokovic, mentre dall’altra parte del tabellone Alcaraz incrocerà Rune per guadagnarsi lo scontro diretto con Nadal.
Jannik Sinner si prenderà poi una settimana di riposo e non giocherà il torneo ATP 500 di Vienna, dove lo scorso anno si impose in maniera nitida. Il 23enne non difenderà il titolo e gli annessi 500 punti conquistati dodici mesi fa sul cemento della capitale austriaca, ma tirerà un po’ il fiato e si lancerà così verso l’intenso finale di stagione: Masters 1000 di Parigi-Bercy dal 28 ottobre al 3 novembre; ATP Finals a Torino dal 10 al 17 novembre; Coppa Davis a Malaga dal 19 al 24 novembre.
Lo scorso anno decise giustamente di non disputare l’ottavo di finale contro l’australiano Alex de Minaur a Bercy a causa di una programmazione scellerata (aveva sconfitto McDonald nella notte e dopo poche ore sarebbe dovuto tornare in campo), alle ATP Finals perse l’atto conclusivo contro Djokovic (dopo aver regolato il serbo, Rune e Stefanos Tsitisipas nella fase a gironi e Medvedev in semifinale), in Coppa Davis trionfò insieme ai compagni di Nazionale (memorabili i tre match-point consecutivi annullati a Djokovic in semifinale).
16-19 ottobre Six Kings Slam, a Riyadh (Arabia Saudita)
28 ottobre-3 novembre Masters 1000 di Parigi-Bercy, a Parigi (Francia)
10-17 novembre ATP Finals, a Torino (Italia)
19-24 novembre Coppa Davis, a Malaga (Spagna)