Giulio Ciccone ha conquistato un bel terzo posto al Giro di Lombardia, riuscendo così a salire sul gradino più basso del podio nell’ultima Classica Monumento della stagione. Il ciclista abruzzese è stato abile nel finale ad avere la meglio sugli spagnoli Ion Izagirre ed Enric Mas, sul francese Pavel Sivakov e sul belga Lennert van Eetvelt, chiudendo così alle spalle soltanto di due fenomeni totali come lo sloveno Tadej Pogacar (al quarto sigillo consecutivo in questa Classica Monumento) e il belga Remco Evenepoel.
L’alfiere della Lidl-Trek ha analizzato la propria prestazione al termine della gara che si è snodata tra Bergamo e Como, risultando estremamente selettiva: “Quest’anno è stato un anno veramente difficile, ho avuto tantissimi problemi, ho iniziato a pedalare a marzo e finirlo così è buono per la testa e mi dà fiducia per il prossimo anno. Questo è anche un ringraziamento alla squadra che mi ha aspettato per tanto tempo, oggi è una bella giornata“.
Il 29enne ha proseguito, riconoscendo la superiorità dei fenomeni dell’attuale panorama internazionale: “Oggi mi sono accorto fin dalle prime salite che avevo una grande gamba, ho detto a tutti i miei compagni che mi sentivo bene e volevo dare il 100%. Mi hanno sempre messo nelle posizioni migliori, anche Bauke Mollema ha fatto un lavoro perfetto e direi che abbiamo raccolto il massimo di quello che oggi si poteva. A volte bisogna accettare la realtà e la realtà è che stiamo vivendo in un’epoca di campioni. Non dico che bisogna accontentarsi, ma essere realisti e dare il massimo per ottenere quello che si può“.
Giulio Ciccone ha poi ulteriormente parlato della caratura di Tadej Pogacar, che ancora una volta ha dominato con un attacco da lontano dopo aver già vinto Giro d’Italia, Tour de France, Liegi-Bastogne-Liegi e Mondiali in questa stagione: “A volte in gara si capisce come va, il ritmo a un certo punto diventa insostenibile e lui è l’unico che riesce a tenerlo. Non dobbiamo demoralizzarci e dobbiamo fare il massimo per ottenere il massimo“.