Previsioni pessime oggi, previsioni potenzialmente pessime anche domani. Più che il tennis, almeno per i campi che non sono il centrale, sarà il meteo a diventare centrale nella speranza di avere un programma in grado di completare più partite possibili. In questa situazione, sono ben sei gli italiani che vanno in campo al Masters 1000 di Shanghai.
Il ruolo di attore principale ce l’ha ovviamente Jannik Sinner, che troverà l’argentino Tomas Martin Etcheverry, migliorato tantissimo rispetto all’ultimo precedente (Australian Open 2023, 2° turno, 6-3 6-2 6-2), ma comunque uno che sui terreni veloci è di un livello decisamente inferiore rispetto al numero 1 del mondo. Oltretutto, quel che si è visto dell’azzurro contro il giapponese Taro Daniel è un segnale pesantissimo circa le ambizioni in questo che è un torneo nel quale ha effettive chance di guadagnare punti in classifica.
Prima di Sinner, sul centrale apriranno le danze Matteo Arnaldi e Daniil Medvedev. in un confronto che fino ad ora ha sempre visto il numero 3 del mondo vincitore (0-3) e con un unico parziale portato via dal sanremese, quest’anno a Madrid. Il russo arriva dalla semifinale di Pechino persa contro Alcaraz, mentre per l’italiano c’è da scoprire se la versione sarà diversa da quella vista contro Zachary Svajda, considerato anche che l’americano lo ha messo ben più in difficoltà delle previsioni.
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Cercherà di giocare, contemporaneamente ad Arnaldi, anche Flavio Cobolli, sul quale però si può fare decisamente più affidamento. Stan Wawrinka, infatti, è pur sempre un nome nobile, ma i 39 anni si fanno sentire eccome per lo svizzero. Nel 2024 non ha messo a segno nessun reale acuto e, nella sostanza delle cose, sembra davvero agli ultimi battiti d’ali con lampi di quel rovescio a una mano rimasto iconico. In buona sostanza, per il romano i favori del pronostico sono nettissimi.
Lorenzo Musetti, invece, è atteso da David Goffin. Il belga ha segnato due tappe fondamentali della sua carriera. Una si lega al primo turno al Roland Garros 2021, una dimostrazione di capacità che ha iniziato a portarlo verso l’ottavo contro Novak Djokovic che lo vide disputare due set da brividi prima di crollare fisicamente. L’altra riguarda gli US Open 2022, una battaglia furiosa da quattro ore e mezza finita 11-9 all’ultimo tie-break con annesso spettacolo a volontà. Oggi le cose sono molto cambiate, e il toscano ha tutto dalla sua parte rispetto a una versione del belga che è ben diversa, anche se ancora capace di qualche guizzo, rispetto agli anni più belli.
Infine, Matteo Berrettini, che ritrova Holger Rune. Con il danese si è già incrociato a Cincinnati e troppo bene non è andata, visto che il romano si è fatto rimontare perdendo per 2-6 6-1 6-4. In generale, si spera che la sfortuna si allontani dall’ex numero 6 del mondo una volta per tutte, perché dopo la vittoria a Indian Wells 2022 nel confronto di debutto per lui (quasi) solo guai: ritiro ad Acapulco sotto 6-0 1-0, un ottavo mai giocato a Montecarlo i due ulteriori precedenti oltre a quelli citati. I segnali per Berrettini, dopo la vittoria sull’austrliano Christopher O’Connell, sono buoni, è sempre invece difficile interpretare quelli di Rune, autore di un 2024 negativo e a tratti anche indecifrabile.
L’unico dei big (Medvedev a parte) ad avere una certezza di poter vedere il campo domani è Carlos Alcaraz, che si ritrova di nuovo contro un cinese, in questo caso Yibing Wu, il primo giocatore del suo Paese nella storia a vincere un torneo sul circuito maggiore. Legate alla pioggia sono invece le sfide, da iniziare o continuate, dell’USA Taylor Fritz contro il francese Terence Atmane, del greco Stefanos Tsitsipas contro il francese Alexandre Muller e dell’altro americano Ben Shelton contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena (da qui esce l’avversario di Sinner-Etcheverry agli ottavi). Tutta da seguire la prosecuzione di Bergs-Dimitrov, che quanto a situazioni strane, dopo le assurdità organizzative del Roland Garros, c’hanno quasi preso gusto. Al via anche il torneo di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, attesi dal match contro il ceco Tomas Machac e il cinese Zhizhen Zhang.