Niente 3-0 per l’Italia nel primo tie di Coppa Davis. Una sconfitta indolore o quasi, quella di Simone Bolelli ed Andrea Vavassori in doppio contro i brasiliani Marcelo Melo e Rafael Matos, vittoriosi per 6-7 7-6 7-5 in poco meno di tre ore di partita. La coppia azzurra si mangia le mani per non aver sfruttato tre palle match tra secondo e terzo set, ma la selezione di Filippo Volandri sale comunque in testa alla classifica assieme al Belgio (l’Italia vanta però una miglior percentuale di set vinti).
Primo set che parte in maniera molto tirata, con le due coppie che provano a scambiarsi cortesie immediatamente. Gli azzurri salvano due palle break con un servizio al corpo e un buon gioco a rete, i due verdeoro sono costretti ad annullarne addirittura tre. L’inizio di una frazione piena di capovolgimenti di fronte? No, perché i quattro giocatori si registrano al servizio e si arriva fino al tiebreak. Al cambio campo Bolelli si inventa una risposta magica, poi scappa il dritto di Melo: con quattro punti in fila l’Italia incamera la prima frazione.
Il secondo set sembrerebbe poter andare sul velluto, ma i due brasiliani rimangono pienamente in partita. La frazione scorre via velocemente, Simone e Andrea si procurano due palle break nel settimo gioco ma nella prima Vavassori manda larga la risposta mentre sulla seconda Matos legge benissimo la situazione chiudendo di dritto. Si va di nuovo al tiebreak, i due azzurri recuperano da 4-1 e hanno un match point, ma Melo sale in cattedra con due punti da doppista vero, l’errore di Vavassori manda la contesa al terzo.
Gli azzurri rischiano nel terzo gioco, con due errori di Bolelli che mandano i verdeoro sul 15-40. Matos dà una mano mandando lunga la prima risposta, poi Vavassori chiude a rete e la ferita è subito rimarginata. La partita sembra avviata verso il tiebreak, ma i due azzurri provano lo scatto decisivo nel decimo gioco, procurandosi due match point: Melo è però freddissimo ad annullarli. Se non sfrutti l’occasione, rischi di pagare: due errori regalano altrettante palle break agli avversari, con gli azzurri che riescono quasi a salvare la situazione. Poi, però, un lob rimasto sulla racchetta a Bolelli, dopo due mancate chiusure a rete di Vavassori, offre un’altra chance ai sudamericano, che questa volta la sfruttano. I due brasiliani non tremano, chiudendo la contesa con un game a zero.
Pesano le tre palle match non sfruttate, che rendono vani i 55 vincenti. Soprattutto, è amarissimo perdere avendo annullato sette palle break sulle otto concesse e non avendone convertita alcuna delle sette avute a disposizione.