Ieri Francesco Bagnaia è stato il più veloce nella giornata di test andata in scena al Misano World Circuit Marco Simoncelli all’indomani del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini 2024, tredicesimo round stagionale del Mondiale MotoGP. Buone indicazioni per Pecco, in vista del secondo appuntamento previsto sul tracciato romagnolo (20-22 settembre) e soprattutto per il prosieguo di una corsa al titolo sempre più incandescente.
“Ho lavorato parecchio in vista del 2025. Non ho provato la nuova carena, l’hanno provata Martin e Bastianini e loro erano contenti. Io ero molto concentrato su altre cose, perché la nostra moto ha ancora bisogno di migliorare su alcune cose. Purtroppo sono cose che non possiamo utilizzare quest’anno, perché hanno bisogno di essere sviluppate ancora un po’, e parlo dal punto di vista elettronico. Abbiamo ancora del margine, ma oggi è stato difficile capire qualcosa, perché i tempi erano praticamente identici con la gomma nuova o usata. Forse comunque avremo qualcosa nella seconda tripletta e in quel caso ci aiuterà“, racconta il campione del mondo in carica (fonte: Motorsport.com).
“Ho fatto 1’30″9 con una gomma media che aveva 22 giri, poi ne ho messa una nuova e ho fatto 1’30″6. Ma se avessi voluto fare un time-attack con la gomma media avrei fatto 30 basso per come era messa la pista oggi, ma non aveva alcun senso. Io in realtà questa aerodinamica (la nuova carena) l’avevo provata nel weekend di Silverstone, ma l’avevo messa e poi l’ho tolta subito perché non mi era piaciuta“, spiega il piemontese della Ducati Factory.
Bagnaia ha fatto anche un punto della situazione sulle sue condizioni fisiche dopo la brutta caduta di Aragon: “Stamattina ho preso un antidolorifico a rilascio lento che ha funzionato benissimo. Poi ho messo anche due cerotti nei punti che mi fanno male che mi hanno aiutato molto. L’effetto è durato fino a due run dalla fine, quindi ero praticamente a posto“.
Sull’introduzione nel 2025 delle comunicazioni radio dalla Direzione Gara ai piloti: “Penso che prenderò multe alla Jordan ogni gara, perché non metterò niente del genere. Lui prendeva una multa ogni partita perché usava le scarpe rosse. Io ho provato i sistemi e ti premono sull’osso: già solo se stai 30 secondi con le dita su quel punto inizia a fare male, prova a immaginare per 40 minuti guidando. E’ una cosa che non ha senso, quindi prenderò delle multe. Abbiamo tutti i sistemi possibili per essere avvertiti di qualsiasi cosa: c’è il dashboard, la pitboard, quindi non c’è bisogno di altre comunicazioni che possono anche essere motivo di distrazione. Noi guidiamo dei mezzi che non permettono di essere distratti“.