Un altro giorno in maglia roja per Ben O’Connor. Il leader della classifica si difende egregiamente quest’oggi nella insidiosissima diciottesima frazione della Vuelta a España con arrivo a Maetzu, al Parco Naturale di Izki, rimanendo attaccato ai migliori al Puerto Herrera e difendendo la maglia del primo della classe.
Rimangono solo cinque secondi all’australiano, che si è messo addosso la maglia rossa nella sesta frazione, quella con arrivo a Yunquera, grazie ad una fuga da lontano. Ormai però Primoz Roglic gli è con il fiato sul collo e proverà a strappargli il simbolo del primato, da lui tanto ricercato.
“Non mi aspettavo che Carapaz attaccasse sul Puerto Herrera – afferma in post gara -, alla fine per tutti noi davanti è andata bene, ma non è stato facile. Avete visto quanto siamo andati forte, non è stato per nulla un giorno semplice ad essere onesti. Ma in questa Vuelta non ce n’è mai uno“.
Alla domanda se questi sforzi potranno essere pagati nel weekend, O’Connor risponde: “Probabilmente no, poiché corriamo ogni giorno e siamo tutti stanchi. Ma in qualche modo sto ancora collezionando discreti numeri, non credo che la stanchezza faccia differenza. E sono ancora in testa, è bello avere la maglia rossa un altro giorno: l’ho amata e mi sono divertito ad indossarla“.