Jack Draper è il terzo giocatore a qualificarsi per le semifinali degli US Open 2024. Il britannico entra per la prima volta tra i migliori quattro di uno Slam, e con questo si prende anche il primo ingresso in carriera nella top 20 del ranking ATP. 6-3 7-5 6-2 il punteggio sull’australiano Alex de Minaur, o meglio su una sua versione decisamente spenta. Il ventiduenne londinese aspetta ora uno tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev, in campo nella notte.
Pronti via, e Draper mette insieme subito le sue qualità migliori, quelle di colpitore, che gli consentono di trovare un break immediato. Lo restituisce con due doppi falli e un altro omaggio: è la seconda volta che cede la battuta nel torneo. Niente paura: si riprende subito il maltolto con gli interessi, approfittando di una versione dell’australiano che appare molto semplicemente svuotata di energia. Tanti gli sforzi dopo lo stop per infortunio, e tanto anche quel che serve per contenere una versione del britannico davvero difficile da fermare. Il risultato è il 6-3 a favore del numero 25 del seeding.
Nel secondo parziale accade qualcosa di perlomeno particolare: il terzo gioco vede de Minaur toccarsi l’anca sinistra poco prima di subire il break. A quel punto, sorprendentemente, è Draper a chiamare medical timeout, facendosi mettere molto tape nella parte alta della gamba destra. Il britannico, pur tenendo la battuta in modo relativamente facile, spreca diverse occasioni per fuggire e questo finisce per avere un prezzo: nell’ottavo game è vittima di un passaggio a vuoto, che riporta l’australiano in parità. Sul 5-5 Draper riguadagna quello che si può definire il “momentum”, prendendosi di nuovo il break di vantaggio e tenendolo per il 7-5.
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A quel punto de Minaur sostanzialmente smette di opporre resistenza, dal momento che tutto il suo gioco comincia a cadere a pezzi, un po’ per la fatica, un po’ perché dall’altra parte c’è qualcuno che non gli lascia mai alcuno spazio. Un break, poi un altro, e poi c’è anche la chicca di un ultimo game da spettacolo puro, con vincenti che esaltano l’Arthur Ashe Stadium fino all’approdo in semifinale di Draper.
Due ore e 7 minuti sono poche, specie se s’incontra un quarto di finale Slam, ma il grande merito di Draper è di mettere sempre pressione al suo avversario: 40 vincenti contro 21 (errori gratuiti identici: 30) rendono tutta l’idea del tipo di match. In più, l’84% di punti sulla prima da parte del britannico fanno il resto.