Ugo Grappasonni, Aldo Casera, Alfonso Angelini, Roberto Bernardini, Costantino Rocca. Sono questi i vincitori italiani nella storia all’Omega European Masters di Crans Montana, uno degli eventi più famosi e iconici del DP World Tour. Ma l’Italia, in Svizzera, di pezzi di storia ne ha scritti altri: il primo 60 nella storia del tour europeo di Baldovino Dassù nel 1971, diversi secondi posti (lo stesso Angelini, Delio Lovato, Rocca, Francesco ed Edoardo Molinari e, in ultimo, Lorenzo Gagli).
Basterebbe questo a rimarcare perché in Italia c’è spesso una particolare attesa per l’evento che si tiene tra i monti elvetici. E non è nemmeno un caso che siano nove gli azzurri al via. Matteo Manassero, dopo il sesto posto al British Masters, è tornato numero 1 d’Italia scalzando Guido Migliozzi, ed è un bel duello quello che stanno ingaggiando i due in questo senso. Ma c’è anche il ritorno in Europa di Francesco Molinari, a caccia di buoni risultati da queste parti. In gara anche Andrea Pavan, Francesco Laporta, Lorenzo Scalise, Edoardo Molinari, Renato Paratore e Filippo Celli; è rimasto fuori di pochissimo dall’entry list (appena due posti) Pietro Bovari, che avrebbe potuto portare a dieci gli italiani in gara.
Lo scorso anno questo evento ha segnato la clamorosa esplosione di Ludvig Åberg, nemmeno tre mesi dopo aver messo piede nel professionismo. Quel successo gli valse la chiamata in Ryder Cup a Roma da parte di Luke Donald: scommessa vinta. Da allora il fenomeno svedese è arrivato fino a quello che oggi è il numero 5 del mondo. Non è al via, per ovvie ragioni, quest’anno, ma il field è decisamente valido. Crans Montana, infatti, ha attratto l’ex vincitore Sebastian Söderberg, l’inglese Matt Fitzpatrick che ha vinto due volte di fila nel 2017 e 2018, i due Højgaard (con Rasmus che si è imposto nel 2021), ma anche il sudafricano Erik van Rooyen. Un buonissimo novero di big, in sostanza, ma saranno tanti a volerci provare, non ultimo il francese Antoine Rozner.
C’è inoltre da rimarcare un altro aspetto: è già in svolgimento il processo di qualificazione in chiave europea per la Ryder Cup 2025 (Bethpage Black). Manassero, con il risultato al British Masters, ha al momento in mano il sesto posto, l’ultimo utile per la qualificazione diretta senza dover attendere la chiamata di Luke Donald. Siamo chiaramente ancora agli inizi, ma l’attesa è anche per scoprire se, in questa e nelle prossime settimane, riuscirà a porsi nel ruolo di serio candidato a conquistare uno dei posti riservati agli europei, sia esso per merito di classifica europea o per chiamata del capitano che, a Roma, è stato mentalmente abilissimo a far sì che tutto il Team Europe si esprimesse alla grande.