Pablo Castrillo, voto 10: non una, ma due vittorie alla Vuelta, le prime due da professionista, altro che sogno, qui andiamo anche oltre. Lo scalatore spagnolo della Equipo Kern Pharma trova un altro capolavoro, centrando nuovamente la fuga giusta e dando spettacolo sulla salita finale. Prima ci prova a 3 km dall’arrivo, poi viene raggiunto da Vlasov e lo stacca a 400 metri dal traguardo. Le porte del World Tour sono spalancate.
Aleksandr Vlasov, voto 7: ha gestito male la salita finale, contro un avversario che in ogni caso si è rivelato eccezionale. Non ha seguito Castrillo sul primo attacco, lo è andato a riprendere successivamente, ma sulle ultime rampe si è nuovamente staccato quando sembrava essere il favorito per la vittoria.
Enric Mas, voto 8: oggi in salita era il migliore di tutti, ma forse per non andare fuori giri non è riuscito a guadagnare su Roglic. Sembrava poter staccare lo sloveno all’ultimo chilometro, sarebbe stato un segnale importante, ma è arrivato a pari tempo. In ogni caso è uno dei grandi favoriti per il podio.
Richard Carapaz, voto 7: resiste bene l’ecuadoriano che si avvicina sempre di più alla top-3. Il podio potrebbe essere la ciliegina sulla torta su un’ennesima grande stagione per l’uomo della EF Education – EasyPost.
Mikel Landa, voto 5,5: non perde troppo dai rivali, ma, visto il lavoro fatto dalla Soudal Quick-Step, sembrava essere intenzionato lui ad attaccare. Tutto aperto in chiave podio.
Primoz Roglic, voto 6: sembrava poter spaccare il mondo a 3 km dal traguardo, quando è stato lanciato da Lipowitz. Poi però lo sloveno della Red Bull – BORA – hansgrohe non ha trovato il ritmo giusto sul finale e si è accontentato di guadagnare soli 38” su O’Connor. In seguito la beffa: 20” di penalità e praticamente un nulla di fatto oggi.
Ben O’Connor, voto 6,5: continua la difesa estrema dell’australiano in Maglia Rossa. I secondi persi da Roglic sono solo 18” oggi, restano 1’03” alla vigilia dell’ultima settimana. Conservare il primato appare difficilissimo, ma il margine sugli avversari in chiave podio è ancora ampio.