Domenica 1 settembre si correrà la settantacinquesima edizione iridata del Gran Premio d’Italia di Formula Uno, sarà la settantaquattresima a tenersi a Monza. Per l’occasione, l’autodromo dove si è disputato il maggior numero di GP valevoli per il Mondiale si è messo in ghingheri.
L’asfalto è stato completamente rifatto a nuovo. Sono state ottimizzate le vie di fuga e soprattutto sono state apportate migliorie alle strutture di supporto. Insomma, interventi necessari per tenere il passo con i tempi e con una concorrenza sempre più globale, anche dal punto di vista dell’organizzazione degli eventi.
Sotto l’aspetto agonistico, tutti i riflettori sono puntati sull’ipotesi di vedere Lando Norris realizzare una rimonta epocale ai danni di Max Verstappen. Quest’ultimo ha ancora 70 punti di vantaggio nella classifica iridata, ma ce ne sono ancora 258 sul piatto. L’olandese è tutt’ora il favorito per la conquista del titolo piloti; però deve giocoforza tirare qualche montante figurato al britannico, viceversa rischia davvero di veder messa in discussione la propria posizione egemone.
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Il Mondiale costruttori è invece davvero in bilico. McLaren è in costante recupero su Red Bull e si è portata a -30, riducendo costantemente il proprio ritardo in ogni appuntamento corso tra luglio e agosto. In tutto ciò, la Ferrari si trova a -64 dal Drink Team e a -34 da quello di Woking. In linea teorica, la Scuderia di Maranello ricopre il ruolo di “terza incomoda” nella sfida per l’iride riservato alle squadre.
In realtà, al Cavallino Rampante, preme correre da protagonista in casa. Non si può fare altrimenti, perché quando si gareggia a Monza, lo si fa sempre e comunque per ottenere il massimo risultato possibile. Vincere il GP d’Italia, indipendentemente da qualsiasi ambizione iridata (reale o ipotetica) sarebbe comunque un risultato da incorniciare. Resta da capire se sarà raggiungibile.