Eddie Dunbar, voto 10: sfrutta nel migliore dei modi la situazione, da vero e proprio finisseur. Praticamente poco dopo l’ultimo chilometro riesce a sorprendere tutti con la sparata vincente, sfruttando l’immobilismo nel gruppo al comando, prendendosi la vittoria più bella della carriera (prima in un grande giro per l’irlandese).
Max Poole, voto 8: probabilmente era uno di quelli che ne aveva di più tra gli attaccanti. Più volte ha provato ad anticipare i tempi, si era ritrovato in un gruppetto di tre uomini dopo l’ascesa finale, ma alla fine è stato ripreso dagli altri e si è dovuto accontentare della terza piazza.
Quinten Hermans, voto 7,5: finale ideale per le caratteristiche del belga, un uomo da classiche. Non è riuscito però a leggere al meglio la situazione e la decima posizione sicuramente gli sta stretta.
Jhonatan Narvaez, voto 6,5: trova la fuga giusta l’ecuadoriano e, sul finale, è il favorito numero uno per la vittoria. Purtroppo per vincere però serve una gamba al top quando ti corrono contro in trenta. Non la trova e chiude solo quarto.
Filippo Zana, voto 7: prova più che positiva per l’azzurro sia a livello individuale (sesto), che in supporto al compagno di squadra Dunbar poi vincitore. Probabilmente si è guadagnato la maglia azzurra per Zurigo.
Primoz Roglic, voto 7: finalmente si muove, senza attendere troppo. Attacco deciso dello sloveno su uno strappo ideale alle sue caratteristiche. 37” guadagnati su O’Connor non sono troppi, ma di quest’andazzo sicuro può puntare alla rimonta.
Ben O’Connor, voto 5: corre sulla difensiva, non risponde a Roglic, ma in poche centinaia di metri perde 37” che, rapportati alle prossime salite, possono mettere nettamente a repentaglio la sua Maglia Rossa.