La Ferrari ha archiviato le qualifiche del Gran Premio d’Olanda con una performance complessivamente mediocre. Charles Leclerc ha realizzato il 6° tempo, mentre Carlos Sainz è stato addirittura eliminato nel Q2, vedendosi relegato all’11ma casella in griglia. C’è poco altro da aggiungere, le Rosse hanno confermato tutte le difficoltà emerse nella giornata di ieri.
D’altronde la possibilità di realizzare una magia, in un ambito complesso e iper-razionale come la Formula Uno, è minimo o inesistente. Dunque, il Cavallino Rampante deve giocoforza incassare un sabato anonimo che non lascia presagire nulla di buono in vista della domenica. Al di là del piazzamento, colpisce il distacco accusato dai migliori.
Nel Q3, Leclerc ha pagato 9 decimi a Lando Norris e più di mezzo secondo a Max Verstappen. Tantissimo su una pista dove un giro viene completato in meno di 1’10”. In parole spicce, la Scuderia di Maranello non corre nella stessa categoria della McLaren e della Red Bull. Soprattutto della prima, forte di un Oscar Piastri installato in terza casella.
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Prospettive per la gara? Sarebbe intellettualmente disonesto generare aspettative. Ferrari parte con l’ambizione di raccogliere quanti più punti possibile tramite un paio di piazzamenti. Già riuscire a portare una SF-24 sul podio sarebbe una gran cosa, nonché un risultato al di sopra delle aspettative. Altro da aggiungere non c’è.