I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono andati in archivio con un bilancio trionfale per la vela italiana, che ha conquistato ben due medaglie d’oro grazie a Marta Maggetti nel windsurf e alla magica coppia Ruggero Tita/Caterina Banti nel Nacra 17. Tra quattro anni, nella prossima edizione di Los Angeles 2028, le dieci classi olimpiche attuali verranno confermate (dopo i tanti cambiamenti post-Tokyo) e la flotta azzurra proverà a dimostrarsi nuovamente competitiva su più fronti.
In attesa di scoprire il futuro di alcuni equipaggi di punta (su tutti Tita/Banti), possiamo già proiettarci al nuovo ciclo olimpico facendo una panoramica dei giovani prospetti più interessanti della vela nostrana classe per classe. Partendo proprio dai catamarani foiling Nacra 17, alle spalle dei plurititolati Tita/Banti l’Italia può contare su un binomio (Gianluigi Ugolini/Maria Giubilei, entrambi nati nel 1998) in forte crescita e già capace di raccogliere tre medaglie mondiali oltre ad altri risultati di prestigio come la vittoria nel Test Event olimpico di Marsiglia andato in scena nell’estate 2023.
Già presente nella rassegna a cinque cerchi francese, il 19enne pesarese Riccardo Pianosi rappresenta anche il futuro ad alti livelli del Kite italiano con l’obiettivo di riscattare a Los Angeles la cocente delusione per il quarto posto di Parigi 2024. Da monitorare in campo femminile il percorso della 23enne Maggie Pescetto, decima a Marsiglia e chiamata ad un salto di qualità per poter raggiungere l’elite globale della specialità entro il 2028. Al momento in questo ambito non si intravedono infatti dei talenti scintillanti con i colori azzurri nelle categorie giovanili.
Decisamente più florida la situazione nell‘iQFoil, in cui il 23enne Nicolò Renna (campione del mondo in carica) e la 28enne Marta Maggetti (oro olimpico) guidano un gruppo estremamente interessante in prospettiva. Verso Los Angeles 2028 ci sono diversi giovanissimi in rampa di lancio come Federico Pilloni, Leonardo Tomasini, Carola Colasanto, Francesca Salerno e l’enfant prodige Medea Falcioni (già campionessa europea U19 a soli 13 anni), oltre a seconde linee di medio-alto livello pronte a salire di colpi per ribaltare le gerarchie.
Italia che può guardare avanti con ottimismo nel singolo femminile ILCA 6 grazie alla 22enne Chiara Benini Floriani, protagonista di un notevole debutto olimpico (quinta piazza assoluta, vincendo la Medal Race) a Marsiglia, inoltre alle sue spalle c’è tanto fermento nelle categorie giovanili con Emma Mattivi e Maria Vittoria Arseni che hanno già dimostrato un potenziale interessante. Ricambio non scontato al maschile (Lorenzo Chiavarini avrebbe 34 anni a Los Angeles), anche se qualcosa comincia a muoversi tra junior e youth con i vari Mattia Cesana, Antonio Pascali ed Enrico Tanferna.
Fari puntati nuovamente su Jana Germani/Giorgia Bertuzzi nel doppio femminile 49erFX – dopo il quinto posto di Parigi 2024 – un equipaggio ancora giovane (rispettivamente 25 e 23 anni) e con ampi margini di miglioramento da qui al 2028 che verrà stimolato ulteriormente da una concorrenza interna sempre più agguerrita (Giunchiglia/Schio sono reduci dal titolo iridato juniores).
In campo maschile, dopo aver mancato la qualificazione olimpica per Parigi, le maggiori speranze della squadra italica sono riposte probabilmente sul tandem Lorenzo Pezzilli/Tobia Torroni, che sta dando segnali incoraggianti raccogliendo medaglie internazionali tra gli Junior e non sfigurando nelle prime apparizioni tra i senior. Tante incognite infine nel 470 misto, con possibili nuovi rimescolamenti tra gli equipaggi azzurri di spicco, mentre tra i giovani andrà seguito con attenzione il cammino della coppia triestina Lisa Vucetti/Vittorio Bonifacio.