Missione compiuta! Ruggero Tita e Caterina Banti completano il loro capolavoro e si confermano Campioni Olimpici nella classe Nacra 17, bissando il titolo di Tokyo 2021 e conquistando la seconda medaglia d’oro a cinque cerchi della carriera in occasione dei Giochi di Parigi 2024. Una vittoria che arriva da lontano, ma ufficializzata solamente al termine della Medal Race odierna disputata con vento leggero nelle acque di Marsiglia.
Il fenomenale equipaggio azzurro si presentava infatti alla regata decisiva con un buon margine di sicurezza in classifica generale sui primi inseguitori, gli argentini Mateo Majdalani/Eugenia Bosco, grazie ad un fantastico ruolino di marcia nelle 12 prove di Opening Series andate in scena dal 3 al 6 agosto. Tita/Banti dovevano semplicemente controllare la coppia sudamericana, evitando errori clamorosi (soprattutto al via) e arrivando nelle prime sette posizioni per poter blindare la medaglia più pregiata a prescindere dai piazzamenti altrui.
Nonostante condizioni meteo al limite (poco vento, sui 4-5 nodi), i nostri portacolori hanno disputato una regata praticamente impeccabile dal punto di vista tattico non correndo rischi in partenza (a differenza di Finlandia, Argentina e Gran Bretagna, tutte sanzionate per aver anticipato lo start) e girando secondi al primo gate di bolina alle spalle della Francia ma soprattutto con tante posizioni di vantaggio sugli avversari argentini.
Piazza d’onore consolidata nel primo lato di poppa, mentre Argentina e Nuova Zelanda hanno ingaggiato un duello ravvicinato nelle retrovie per la medaglia d’argento (i britannici Gimson/Burnet sono stati squalificati per falsa partenza, tirandosi fuori dalla lotta per il podio). La seconda metà della Medal Race è diventata a quel punto quasi una formalità, in attesa di poter festeggiare al traguardo un leggendario ed inedito bis olimpico per la vela italiana (dopo il trionfo di Marta Maggetti nel windsurf).
A conti fatti Tita/Banti hanno vinto per dispersione in quel di Marsiglia, rifilando ben 24 punti in classifica all’Argentina di Majdalani/Bosco e 32 alla Nuova Zelanda di Wilkinson/Dawson, che hanno raccolto rispettivamente l’argento ed il bronzo. Il momento decisivo per questo nuovo successo dei fuoriclasse azzurri resta indubbiamente la Race 12, in cui hanno respinto il tentativo di rimonta degli argentini con una reazione strepitosa in un momento difficile e accumulando un gap prezioso in vista della Medal Race.