Andate in archivio le prime batterie dei 200 metri femminili allo Stade de France, la casa dell’atletica a queste Olimpiadi 2024 di Parigi. Una mattina in cui l’americana Gabrielle Thomas ha ottenuto il miglior riscontro cronometrico di 22.20 a precedere nell’overall la nigeriana Favour Ofili (22.24) e la britannica Dina Asher-Smith (22.28). A completare il quadro della top-5 la statunitense Brittany Brown (22.38) e l’altra britannica Daryll Neita (22.39).
Un turno interlocutorio per le italiane che cercheranno nei ripescaggi di tirar fuori il meglio che hanno. Sia Dalia Kaddari che Anna Bongiorni, però, si sono presentate a questi Giochi non al meglio delle loro condizioni. La ragazza sarda, infatti, è reduce dall’infortunio subìto nel corso della frazione di staffetta 4×100 agli Europei di Roma e il suo percorso di avvicinamento non è stato dei più semplici. Ed è un po’ così che si spiega il 23.49 di stamane, nella consapevolezza di essere comunque nei ripescaggi e di potersi giocare un’altra carta.
“Non è un tempo che mi rappresenta, però sono qui alle Olimpiadi. Un mesa fa mi sono infortunata agli Europei e se avessi avuto un po’ più di tempo per essere qui chiaramente sarebbe stato meglio. Ho avuto poche gare, utili per fare incrementare la mia prestazione. Non è finita, darò tutto nei ripescaggi“, ha dichiarato ai microfoni di RaiSport HD Kaddari.
Stesso tempo al centesimo per Bongiorni e anche per lei questioni fisiche a far tribolare: “Mi sto trascinando un problema dai Campionati italiani e quando sono arrivata qui zoppicavo. Sono molto dispiaciuta perché avrei voluto correre il mio personale, ma fino a pochi giorni fa non sapevo neanche se sarei riuscita a gareggiare. Ringrazio lo staff medico che mi è stata vicina, perché anche psicologicamente non è stato semplice“.