Leonardo Fabbri si complica la vita, rischia una clamorosa eliminazione ma si salva all’ultimo lancio e vola in finale con la miglior misura d’ingresso nel getto del peso ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il campione europeo in carica, capace di spingersi quest’anno fino a 22.95, ha ottenuto il pass per l’atto conclusivo della gara a cinque cerchi con un notevole 21.76 metri dopo aver messo a referto in precedenza un negativo 20.44 (che non sarebbe bastato per la qualificazione) ed un nullo.
“Chiedo scusa, ho un talento per far soffrire le persone durante le qualificazioni. Vi assicuro che oggi stavo patendo pure io. Sembrava sotto controllo, ma non lo è stato. Ho sbagliato come sempre a sottovalutarle qualificazione. Mi sono detto: ‘Faccio un lancio facile e vengo via’. In riscaldamento sbadigliavo, non ero come sono abituato a stare nel pre-gara“, il commento del primatista nazionale ai microfoni della Rai.
“Mi è venuto in mente poi durante la gara quando durante i raduni in Sudafrica andiamo a vedere i leoni e oggi mi sentivo un leone senza fame. Sapevo di dover solamente qualificarmi, non c’era niente di grosso in palio. Con una gara brutta oggi però avrei rischiato l’Olimpiade per cui ho lavorato dal 2018, da quando ho cominciato a lavorare con Paolo. Mi sono passati per la mente tutti i sacrifici degli ultimi anni prima del terzo tentativo“, racconta Fabbri.
“Come si dice a Firenze sul primo lancio sono stato ‘bischero’, perché pensavo di appoggiarlo e poi andare a dormire. Il secondo per me era buono, ma sono stato bravo a rimanere tranquillo. Una bella misura l’ho fatta e vediamo domani. Sono molto fiducioso. Non diciamo nulla ma sono venuto qui per ambire a qualcosa di importante. Andiamo a fare bene domani perché abbiamo un conto in sospeso con gli americani dal 1996 (il suo allenatore Dal Soglio arrivò 4° nella finale olimpica alle spalle di due statunitensi, ndr) ed in finale sarà una buona occasione. Comunque speriamo che questa qualificazione serva da lezione per il futuro“, conclude il 27enne toscano.