Venerdì 2 agosto
Alberto Razzetti 7 – Combattivo e desideroso di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ci ha provato il ligure ad ambire al podio nei 200 misti, preso atto che il suo obiettivo l’avesse già raggiunto, ovvero la Finale. 8 decimi l’hanno separato dalla top-3 e sarebbe stato necessario fare il record italiano. Già, un po’ quello che è mancato al nostro portacolori in tutta la rassegna a Cinque Cerchi: massimizzare al 100% nel momento che più contava.
Leonardo Deplano 6 – Essere in una Finale olimpica è sempre un traguardo importante, ma visti i presupposti si poteva andare oltre la sufficienza della valutazione. L’errore nella partenza è stato letale nell’eventualità di un podio che il tempo di Florent Manaudou (bronzo) avrebbe reso possibile.
Simona Quadarella 6.5 – Serviva resettare dopo l’amarezza del quarto posto nei 1500 stile libero e la romana l’ha fatto, conquistando l’approdo all’atto conclusivo degli 800. Certo, pensare alla medaglia, noto il campo partenti, è molto difficile. L’azzurra dovrà avvicinare il suo record italiano se vorrà davvero ambire alla top-3, altrimenti…
Sara Franceschi 5 – Non si sa se il dolore alla spalla l’abbia condizionata nel corso di queste giornate parigine, ma di sicuro c’è che la toscana è stata ben lontana dalla propria miglior versione. Il suo obiettivo era raggiungere almeno una Finale olimpica nella sua esperienza, ma questo obiettivo non è stato centrato e, visto il crono dei 200 misti, la valutazione non può che essere negativa.
4×100 mista mixed 5 – Si sapeva che i selezionatori avrebbero cercato di risparmiare Thomas Ceccon, in ottica 4×100 mista maschile. E così la presenza di un Michele Lamberti molto sottotono ha affossato un po’ il resto della squadra, con Nicolò Martinenghi, Costanza Cocconcelli e Sofia Morini a nuotare tra le onde nelle restanti frazioni. Il mancato approdo all’atto conclusivo è chiaramente il dato negativo.