Si è chiuso anche il secondo giro al Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines, il percorso ormai storico dell’Open di Francia e già della Ryder Cup 2018, per quanto riguarda il torneo olimpico di golf maschile. Sono in tre, tutti con percorsi diversi, a trovarsi al comando a -11. Il giapponese Hideki Matsuyama getta via la leadership solitaria con una buca 18 gestita disastrosamente, tra una palla quasi introvabile dopo il tee shot e dopo l’acqua trovata al terzo colpo (doppio bogey, alla fine). Il britannico (che poi è inglese) Tommy Fleetwood, pur con un giro in -7, sbaglia anche lui alla 18 e vi fa bogey, mentre è più regolare l’americano Scottie Scheffler, campione olimpico in carica.
Alle loro spalle forse non è in versione Rahmbo, ma lo spagnolo Jon Rahm si mantiene in linea di galleggiamento verso le medaglie ed è quarto a -9 con il -5 odierno. Dietro di lui c’è l’uomo di giornata per distacco, il belga Thomas Detry, autore delle migliori 18 buche odierne in -8 e, con lo stesso score totale, capace di affiancarsi al sudcoreano Tom Kim e al taiwanese C.T. Pan (Cina Taipei, va ricordato, è il nome sportivo di Taiwan).
L’Italia può sorridere perché arrivano ancora buonissime notizie da Guido Migliozzi, che con un gran gioco sul green riesce a trovare vari ottimi birdie o a salvare dei par altrimenti impossibili (incredibile quello lunghissimo della 17). Per il vicentino condivisione dell’ottava posizione (-7) con il tedesco Stephan Jaeger, che con il suo -7 odierno risale 34 posti e fa sperare la Germania. E a ragione, visto che sul PGA Tour in stagione si è concesso il lusso di battere Scottie Scheffler. Il numero 1 del mondo si trova proprio dietro di lui, a -10, insieme al cileno Joaquin Niemann e al sudafricano Erik van Rooyen. Subito alle spalle da registrare la rimonta di Matt Fitzpatrick: l’inglese in quota Gran Bretagna, autore di un brutto primo giro ieri, è ora 13° a -5 insieme a un ondivago Rory McIlroy.
Regolare il giro di Matteo Manassero, che stavolta non va troppo sull’altalena e chiude con un altro -2, il che gli consente di portarsi a -4 in diciannovesima posizione. La stessa, per intenderci, di un ex vincitore Major, l’USA Collin Morikawa, e del futuro fenomeno svedese Ludvig Aberg. Il vero disastro lo compie Viktor Hovland: il norvegese esce dai giochi per le medaglie ed è 54° con un per lui desolante +3 totale.