Un vero capitano. Gregorio Paltrinieri è tornato “SuperGreg” e l’ha fatto in una specialità che aveva pensato anche di non affrontare in queste Olimpiadi di Parigi. Sì, perché l’indicazione dell’ultimo biennio facevano pensare che ormai Paltrinieri non fosse in grado di sostenere i ritmi indiavolati degli 800 stile libero, sempre più affini ai 400 sl piuttosto che ai 1500.
E così nella Defense Arena un altro modo di gareggiare, cercando un cambio di passo da metà gara, per mettere pressione agli avversari e creare un elemento diverso dal solito. Una tattica che ha permesso al nostro portacolori di portarsi a casa un bronzo dai connotati storici. Il carpigiano è diventato il primo italiano di sempre nel nuoto ad andare a podio in tre Olimpiadi consecutive e ad aver conquistato quattro medaglie individuali, tenuto conto anche della prova in acque libere di Tokyo.
Se si guarda dal punto di vista cronometrico, Greg ha siglato un crono simile al suo record italiano del 2019 e questo la dice lunga sulla prova di un atleta classe ’94. Visto l’andamento della gara odierna, in cui l’irlandese Daniel Wiffen e l’americano Bobby Finke sono stati costretti a raschiare il barile nell’ultima vasca, Paltrinieri potrebbe avere un’altra chance per fare molto bene.
Il pensiero va ai suoi 1500 stile libero, in programma il 3 agosto per quanto riguarda le batterie e il 4 per la Finale. Vedremo quale strategia adotterà l’azzurro e come vorrà far saltare il banco, senza dimenticare il fatto che venerdì 9 agosto ci sarà la 10 km in acque libere, seppur in contesto tutto da definire per i problemi con la Senna.