L’Italia ha vinto la medaglia d’oro nella prova a squadre di spada femminile delle Olimpiadi 2024. Un’impresa storica, con la scherma che torna a festeggiare un titolo a Cinque Cerchi dopo un’edizione, e tre giorni di prove individuali, a secco. Ma è un successo meraviglioso di un quartetto straordinario, che si è presentato da n.1 al mondo a Parigi e ha trionfato contro le padrone di casa in finale alla stoccata supplementare.
Un assalto finale che difficilmente sarà dimenticato nella storia dello sport italiano. Un palazzetto tutto contro, quattro grandissimi tiratrici, deluse dalla prova individuale, che cercavano riscatto. Una però quella gara di qualche giorno fa non l’aveva disputata, ma si è fatta trovare pronta quando chiamata in causa. Mara Navarria, la veterana capitana di questa squadra, è entrata solo in finale, ed è stata colei che ha cambiato l’inerzia dell’assalto. Un penultimo periodo memorabile, in cui l’azzurra, all’ultimo ballo della carriera, ha riportato le azzurre avanti di una botta.
Poi il compito di chiudere è spettato ad Alberta Santuccio, ma dopo che Giulia Rizzi aveva iniziato a ricucire il margine, e Rossella Fiamingo era stata grande protagonista della semifinale. Una squadra che ha vinto in quattro, come traspare dalle parole di tutte le protagoniste a fine gara, con una Navarria emozionata forse più delle altre: “Io ho salutato sul podio perché qui ho fatto quattordici anni fa il mio primo Mondiale, con una squadra dove tra l’altro c’era un’atleta, Nathalie Moellhausen, che in questo momento non sta bene (la malattia della itali-brasiliana è di dominio pubblico, ndr). La abbraccio, e un pezzo di questo oro glielo voglio dedicare“.
Ancor prima che una splendida agonista, Navarria è una persona sublime: “Spero si riprenda, domani avrà un’operazione ma io so che lei è forte“. L’azzurra poi prova a raccontare le sue emozioni, un’emozione da ultima volta: “Chiudere con un oro olimpico, io sono felicissima. Essere capitano di questa squadra, anche se ho tirato poco io ci sono sempre stato nell’ultimo periodo, nell’ultimo anno dove ci siamo qualificate per arrivare qui come testa di serie n.1. Non era semplice neanche affrontare l’Egitto al primo turno, anche se ce lo siamo guadagnate nel tempo. E niente, chiudo così e sono davvero felice“.