Thomas Ceccon è il più forte al mondo nei 100 dorso e l’ha confermato anche in quel di Parigi: dopo il titolo iridato ed il record del mondo, ecco che il fenomeno azzurro si è andato a prendere anche il trionfo alle Olimpiadi. Una gara devastante quella del dorsista tricolore, che non ha lasciato spazio di replica agli avversari, dominando in lungo ed in largo con il tempo di 52”00.
Un vero e proprio fuoriclasse che, pur partendo da favorito, ha gestito al meglio la situazione, sfornando la gara perfetta e trovando quella medaglia d’oro che si era posto come obiettivo da un paio di stagioni.
Le parole ai microfoni Rai dopo il trionfo: “Ho detto qualche tempo fa che quando ero ragazzino, a 15 anni, mi stavo andando ad allenare ed il mio allenatore mi ha chiesto quale fosse il mio sogno. Ho risposto che era vincere le Olimpiadi. Andarci è un passo da fare, ma fin da ragazzino sapevo che potevo vincere questa medaglia e oggi è il giorno, non posso essere più contento di così”.
La gara odierna: “Un qualcosa di molto forte, che ai Mondiali non mi è successo, ma qui in una gara che capita ogni 4 anni te la giochi tutta in un minuto. Sbagli qualcosa, potresti buttare via tutto. Uno sport un po’ crudele che si gioca con i decimi. Oggi ho fatto una gara che è andata così, un tempo buono, ma in questo momento valgo di meno, magari nella mista proverò a fare meglio. Nella finale dei Mondiali ho provato a passare piano per avere paura di crollare, oggi invece bisognava passare forte”.
E ancora: “La cosa brutta è che avendo anche i 200 me la posso godere solo questa sera, domani mi devo svegliare sapendo che fino ad adesso non ho vinto niente, altrimenti vado a fare la gara facendo 2’03” la mattina. Marchand ad esempio fa più gare, dorme sereno e pensa a fare le prossime gare. Stasera non è che si festeggia, si giocherà a carte, me la godo, non voglio pensare ad altro, domani è un altro giorno”.
Sul nuoto azzurro: “Ultimamente non so perché, siamo forti. Stiamo vincendo tantissimo negli ultimi anni, due ori così è successo davvero poche volte. Speriamo che negli altri sport facciano altrettanto, per finire le Olimpiadi con un medagliere buono”.