I letti in cartone riciclato del villaggio olimpico sono stati molto dibattuti nei primi giorni delle Olimpiadi di Parigi 2024, tanto da diventare anche un vero e proprio meme sui social. Non si tratta come sappiamo di una novità, in quanto lo stesso tipo di struttura – economica e sostenibile – era già stata proposta anche per i Giochi di Tokyo 2020.
Non tutti gli inquilini del villaggio di Saint-Denis si stanno però trovando a proprio agio con la soluzione proposta dagli organizzatori, lamentando soprattutto il poco comfort del materasso costruito con plastica alimentare, ritenendolo eccessivamente duro e non idoneo al riposo che un atleta dovrebbe avere in un contesto sacro come quello olimpico.
Non a caso, in tanti stanno cercando di correre ai ripari. Le prime a muoversi in ordine cronologico sono state le giocatrici di pallamano svedesi che, neanche a dirlo, hanno sostituito il materasso presente nelle rispettive camere con quelli della grande catena d’arredo IKEA.
La pallanuotista australiana Tilly Kearns ha invece confermato di aver prenotato insieme alle sue compagne dei copri materassi, in modo da poter attutire la durezza del letto. Ma c’è anche chi ha deciso di giocare d’anticipo, facendosi spedire direttamente e a tempo debito in loco il proprio materasso di casa, così da poter trovare subito il giusto feeling con Morfeo. Tra questi c’è anche il ginnasta statunitense Frederick Richard.
Il caso dei letti precede un altro curioso avvenimento rilevato prima dell’inizio dei Giochi riguardante l’aria condizionata portatile, acquistata dagli atleti preoccupati dalla mancanza del condizionatore in camera e probabilmente scettici del servizio di refrigerazione naturale tanto sbandierato dai francesi.