Le “fantastiche cinque” sono pronte per un’altra sfida all’ultimo punto che si preannuncia spettacolare. Difficile, forse impossibile, che una squadra diversa da Turchia, Serbia, USA, Brasile e Italia possa inserirsi nel gioco delle medaglie del volley femminile e dunque parlando di favorite si possono dividere le cinque squadre più forti in tre sezioni.
La favorita principale per l’oro olimpico è la Turchia: la squadra allenata da Daniele Santarelli ha dominato la stagione scorsa, vincendo l’Europeo in finale contro la Serbia e la VNL e raggiungendo la qualificazione ai Giochi olimpici senza troppi problemi. Il tecnico marchigiano ha vinto tutto quello che poteva in un anno e quest’anno ha allentato la presa durante la VNL, affrontata come un allenamento dalla sua squadra che non è riuscita ad arrivare fino in fondo. Le condizioni della opposta Vargas hanno condizionato la prima parte dell’estate della Turchia che però sembra essere tornata su ottimi livelli, anche se non sembra avere la forza dirompente di un anno fa. A Parigi c’è da giurare che Vargas e compagne saranno comunque protagoniste ai massimi livelli.
In seconda fila, ma di un’incollatura, partono le campionesse del mondo in carica della Serbia: anche qui allenatore italiano, Giovanni Guidetti, anche qui un faro illuminante che è l’opposta Tijana Boskovic, in diagonale con l’alzatrice Maja Ognjenovic, che ha condotto Scandicci fino alla finale scudetto quest’anno, e un gruppo molto coeso che sa dare il massimo quando serve. Alla pari c’è la squadra che ha vinto gli ultimi Giochi Olimpici, gli USA: squadra esperta, molto concreta ma non sempre continua sul lungo termine. La formula meno compressa del torneo olimpico potrebbe favorirla: la classe non manca di certo alla formazione di Karch Kiraly, che può contare su tante atlete provenienti dal campionato italiano che il prossimo anno daranno vita alla Lega professionistica statunitense.
Due le squadre che compongono la terza fila ma che non sarebbe affatto una sorpresa vedere salire su qualsiasi gradino del podio al momento della premiazione: una è l’Italia, che sembra essersi messa dietro le spalle i guai della passata stagione, ha vinto la VNL, ha nell’esperienza di Julio Velasco una garanzia assoluta e può contare su un gruppo che è giunto al momento apicale del suo ciclo, con tante ragazze che viaggiano tra i 23 e i 27 anni, al massimo delle potenzialità fisiche.
Al loro fianco c’è il Brasile allenato da Ze Roberto che salì sul secondo gradino del podio a Tokyo e che è risalito sul secondo gradino del podio al Mondiale 2022. Non sembra questo il momento migliore del volley femminile brasiliano, che punta molto sulla star in arrivo a Conegliano, Gabi, ma quando si parla di Giochi olimpici e della squadra verde-oro non è possibile escludere il pensiero del podi.
L’outsider potrebbe essere il Giappone che ha già dimostrato con la finale della VNL di aver raggiunto un livello straordinario e che può contare su alcuni elementi di classe assoluta. Se riuscirà a trovare la giusta continuità in attacco e al servizio può diventare squadra molto difficile da battere per tutti.