Doppia beffa per Tadej Pogacar, che aveva individuato in questa undicesima tappa il giorno in cui provare a mettere un’ipoteca sul Tour de France 2024. E invece deve incassare un colpo durissimo da Jonas Vingegaard. Lo sloveno aveva dichiarato di voler attaccare sul Puy Mary: detto fatto e a trentuno chilometri dall’arrivo il classe 1999 è partito con una delle sue classiche stilettate. L’alfiere della UAE Team Emirates ha staccato tutti, aumentato addirittura il margine in discesa, ma sulla salita successiva ha dovuto subire la rimonta furibonda del danese, che ha infine addirittura vinto la volata a due sul traguardo di Le Lioran.
Una frazione interpretata a fuoco fin dalla mattina, con la squadra emiratina che non ha lasciato andare via nessuna fuga pericolosa. Pogacar, dopo il suo attacco, vola via da solo con più di quaranta secondi sul danese, che però poi dimostra una classe mentale sublime. Vingegaard infatti non è stato in grado di seguire il primo allungo dello sloveno, ma, dopo aver incassato, è partito al contrattacco. Allungo micidiale sul Col de Pertus che lo ha riportato sulle ruote del vincitore del Giro d’Italia. Ultimi quindici chilometri in compagnia per i due fuoriclasse assoluti delle corse a tappe, con Pogacar che si è dovuto inchinare a grandissima sorpresa nello sprint faccia a faccia con il suo acerrimo rivale.
Ai microfoni ovviamente lo sloveno si palesa tranquillo e rilassato, anche in virtù del minuto e quattordici di vantaggio in classifica generale: “Oggi è stata un’ottima giornata, la squadra ha fatto un lavoro davvero molto buono – esordisce il classe 1999 -. Sul Puy Mary ho provato ad attaccare, ma poi Jonas (Vingegaard, ndr) ha fatto davvero una grande scalata sulla seconda salita e siamo così arrivati insieme all’arrivo“. Pogacar poi analizza il danese e cerca anche di mettergli pressione: “Ora possiamo veramente dire che il danese è in perfetta forma, è andato fortissimo in salita e ha fatto un eccellente sprint dopo una tappa del genere“.
“Oggi è stata una tappa bellissima, durissima e mi sono divertito, non ci resta che continuare il Tour in questo modo“, prosegue il vincitore del Giro, che poi passa ad analizzare cosa è successo negli ultimi chilometri: “Nella discesa mi sentivo molto bene, poi ad un certo punto in una curva la bici mi si è un attimo imbarcata, forse ho speso un po’ troppe energie, anche se mi sentivo bene. Vingegaard è andato fortissimo sulla seconda ascesa, io l’ho anche aspettato perché sapevo che sarebbe rientrato in ogni caso. Appena mi ha raggiunto ho recuperato un attimo per poi prendere l’abbuono, e abbiamo visto tutti quanto Jonas oggi sia andato forte“.
Chiaro e anche un po’ stizzito lo sloveno quando deve rispondere se reputasse di aver perso una battaglia psicologica: “Ovviamente non penso di essere stato sconfitto. Abbiamo finito in pareggio, io sono andato più forte sulla prima salita e lui è tornato sotto sulla seconda. Poi lui ha vinto lo sprint per la vittoria, ma penso che possiamo vedere che siamo più o meno sullo stesso livello. Io ho un margine in classifica buono e abbastanza importante, e mi aspetto una battaglia fino alla cronometro finale“. Chiusura molto interessante di Pogacar, che non vede l’ora che arrivino le lunghe salite: “Le prossime tappe saranno diverse rispetto ad oggi, sono più preparato per quelle giornate che per quella di oggi. La mia preparazione è soprattutto per le lunghe salite. Abbiamo un’ottima squadra e potremo continuare a fare un ottimo Tour“. Nessun arretramento, anzi un rilancio verso un weekend per il prossimo appuntamento con questa battaglia titanica.