Conclusa la prima lunga settimana al Giro d’Italia 2024. Grande spettacolo sulle strade della Corsa Rosa, diverse frazioni entusiasmanti e già arrivano i primi verdetti in chiave classifica generale. Andiamo a scoprire qual è il borsino dei favoriti dopo queste prime nove tappe.
Tadej Pogacar: sta facendo praticamente quello che vuole, come ci si aspettava alla vigilia. Tre tappe vinte, la cronometro dominata in maniera incredibile, vantaggio che si aggira sui tre minuti sul primo degli inseguitori ed una dimostrazione di forza maestosa. Continuerà per altre due settimane a fare il Cannibale, anche se in gestione guardando al Tour de France di luglio.
Daniel Martinez: ce lo aspettavamo brillante, ma non a questi livelli. Il colombiano in salita è stato per due volte secondo, quindi sempre il primo degli umani dietro Tadej Pogacar, ed anche a cronometro non ha deluso le aspettative. Al momento in piazza d’onore, deve riuscire a resistere nelle tre settimane.
Geraint Thomas: terzo in classifica generale, c’è chi si aspettava qualcosa di più, sicuramente anche lui stesso dalla cronometro di Perugia non disputata al meglio. In ogni caso è davanti, appare in netto controllo, ha l’esperienza dalla sua e sicuramente la squadra più forte del lotto. È tra i favoriti per il podio.
Antonio Tiberi: nonostante una giornata da dimenticare ad Oropa, a causa della sfortuna (doppia foratura per lui), l’azzurro si dimostra l’italiano più performante in chiave classifica e tiene senza problemi il passo dei migliori in salita, dando spettacolo anche a cronometro. Ha tutte le carte in regola per giocarsi la top-5 e sognare anche qualcosina in più.
Romain Bardet: partiva da Torino con ambizioni di podio, vista anche la primavera (era stato secondo alla Liegi), ma praticamente nella prima tappa si sono spenti i suoi sogni. Ha provato anche a rientrare in classifica con una fuga da lontano, ma la gamba non è quella dei giorni migliori.
Juan Pedro Lopez: aveva forse illuso al Tour of the Alps con la sua vittoria. Se i minuti presi a cronometro si potevano mettere in conto alla vigilia, le difficoltà in salita invece sono state la sorpresa in negativo per il corridore iberico.