Ancora una spaccata. Ancora un pozzetto usato per sfondare il vetro. Ancora una volta il centro di Mestre viene preso di mira nel cuore della notte, come successo nei giorni scorsi al bar Serena e al ristorante Fratelli La Bufala.
Dopo l’ultimo episodio, verificatosi ieri nel negozio Rc Orologi in via Poerio, ora è caccia all’uomo del tombino che colpisce le attività commerciali del centro cittadini. In molti sono infatti pronti a scommettere che la mano sia la stessa: troppo simili le modalità di intervento e l’orario in cui il malvivente entra in azione.
Polizia locale e forze dell’ordine in queste ore stanno visionando le telecamere della zona per risalire all’uomo ritenuto il responsabile dei colpi. I continui episodi, ormai all’ordine del giorno, non lasciano però dormire sogni tranquilli i commercianti e gli esercenti della zona.
Lo conferma anche Riccardo Contessa, titolare di Rc Orologi, l’ultima attività presa di mira nella notte tra giovedì e venerdì. «Vorrei capire dove sono le forze dell’ordine», spiega furioso Contessa, «io pago regolarmente le tasse eppure mi ritrovo in questa situazione. Ormai la notte non si dorme più sereni».
Nel suo caso, il malvivente non è riuscito ad entrare nel negozio, dal momento che la porta d’ingresso – pur parzialmente distrutta a causa dei colpi inferti con il pozzetto – ha resistito all’urto. Resta pesante, tuttavia, la conta dei danni: almeno 4 mila euro per riparare la porta. Due addirittura i sistemi di allarme del negozio, uno dei quali partito in ritardo. Il malvivente non è riuscito a rubare nulla, perché disturbato dalla Civis.
Il titolare ha fatto in tempo a vedere il tentato furto in diretta sul cellulare e ha avvertito le forze dell’ordine, arrivate però quando il ladro si era già dileguato. Le telecamere del negozio non sono riuscite a riprenderlo in faccia dal momento che sono posizionate solo all’interno del locale. Facile comunque immaginare che sia stato ripreso dalle telecamere posizionate sulla strada nei pressi dell’M9.
L’emergenza sicurezza, però, resta all’ordine del giorno. Solo due giorni fa si è svolto in Prefettura un incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Venezia, Darco Pellos.
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Al tavolo hanno partecipato tutti gli attori a più titolo coinvolti. Il prefetto ha spiegato che tra i tanti temi affrontati, che riguardano sia Mestre che Venezia, uno di questi sono proprio le spaccate.
L’obiettivo della Prefettura è di rimodulare il dispositivo in atto, con l’aiuto delle forze di polizia ma anche da parte dei militari del battaglione Veneto, pensando proprio a postazioni prolungate in giro per la città.
Nell’ambito dunque dell’operazione “Strade sicure” sarà pensata una diversa dislocazione dei dispositivi di sicurezza che – ha precisato la Prefettura – si adatterà di giorno in giorno alla criminalità, per essere meno prevedibile. In questi mesi la Prefettura ha espulso molte persone, ma altrettante ne continuano ad arrivare. Un lavoro continuo, che necessita di sempre più forze ed energie, ma anche uomini e personale.