Scuola materna Rodari al Lido, al via lo smaltimento dell’eternit dopo mesi di preoccupazioni dei genitori. Le bonifiche partiranno il 18 ottobre ma l’ondata di timori non si placa.
Le fibre di amianto, presenti da tempo nel fatiscente edificio del complesso ex Favorita a San Nicolò, vicino alla scuola, hanno in questi mesi generato numerose discussioni e timori legati alla salute dei bambini tra i 3 e i 6 anni che frequentano la scuola.
Nonostante la comunicazione lanciata a settembre dal Comune, che presto sarebbe intervenuto a bonificare l’area, e la rassicurazione dell’assessore Francesca Zaccariotto sull’integrità delle lastre in eternit, ad oggi «nulla è stato fatto» per risolvere la questione secondo i genitori.
E’ di questi giorni la comunicazione dell’assessore che da venerdì 18 prenderanno avvio i lavori di bonifica. Ma per documentare lo stato del tetto ed ottenere prove visive, le famiglie hanno deciso di utilizzare un drone effettuando riprese dall’alto, immagini poi condivise nei social che hanno sollevato dubbi sull’effettiva integrità di queste lastre.
L’assessore Zaccariotto ha fin da subito cercato di calmare gli animi commentando di farla finita con gli «inutili allarmismi».
Parole che però non sono bastate per placare le perplessità nelle famiglie e l’urgenza di un intervento. Quando, pochi giorni fa, è arrivata la comunicazione ufficiale circa l’avvio della bonifica, si sperava che finalmente l’ansia si potesse attenuare.
«Salvo imprevisti meteo, da venerdì 18 per tre giorni lavorativi consecutivi (venerdì, sabato e lunedì) verranno eseguite le operazioni di asportazione dell’eternit» questa la comunicazione dell’assessore. «Vista la vicinanza con una scuola materna provvederemo a comunicare via mail, prima dell’intervento, la necessità di mantenere le finestre chiuse e i bambini all’interno della scuola».
«Ribadisco» rimarca Zaccariotto «che dalle analisi effettuate emerge che nell’edificio distaccato le lastre di eternit sono integre e pertanto nessuna fibra di amianto può essere diffusa. E che prima della rimozione dell’eternit siamo intervenuti nel disboscamento della vegetazione che aveva invaso l’area».
Ma invece l’annuncio ha provocato altre perplessità e incertezze: «Ci viene detto una cosa ma le immagini parlano di tutt’altro» riflette Gaia Caprara, mamma di un bimbo che frequenta l’istituto «dalle foto si evince che le lamiere non sono integre e questo possiamo dimostrarlo. Stupisce il fatto che si sapeva da giugno del problema, e che non siano intervenuti per la bonifica nella pausa estiva: avrebbe avuto tempo fino al 14 settembre, giorno dell’apertura della scuola».
«Abbiamo chiesto che i lavori venissero effettuati fuori dall’orario scolastico, o di spostare i bambini per la durata delle bonifiche, ma non ci sono spazi al Lido che possono contenere tutta la scuola. Saranno in grado di portare a termine i lavori in sicurezza e senza mettere in pericolo i nostri figli durante il processo? Le nostre sono semplici preoccupazioni di mamme».