Patente a crediti nei cantieri, da oggi si parte. Interessate nella provincia di Venezia oltre 12 mila imprese del comparto casa che devono partecipare al “click day”. La Cgia di Mestre denuncia le difficoltà del sistema.
«La paura di incorrere in un flop clamoroso è stata tanta; cosicché, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha deciso di prevenire eventuali figuracce. Al fine di evitare che il click day di oggi (1° ottobre) mandi in tilt il portale ha concesso ai richiedenti un’altra opportunità.
Da martedì scorso, infatti, possono inviare un’autocertificazione per mezzo Pec che, per tutto il mese di ottobre, costituirà una modalità alternativa all’inserimento della domanda nel portale. Operazione, quest’ultima, che comunque dovrà essere eseguita entro la fine del prossimo mese, pena l’impossibilità da parte degli operatori di continuare a lavorare nei cantieri temporanei o mobili a partire dal 1° novembre.
Con una conseguenza, purtroppo, molto fastidiosa: per tante imprese la richiesta della patente a crediti dovrà essere eseguita due volte».
La patente a crediti non risolve i problemi di sicurezza nei cantieri, evidenzia invece l’Ance di Venezia, l’associazione dei costruttori, ma rappresenta comunque «un passo avanti».
Con il presidente Giovanni Salmistrari l’associazione spiega che la scadenza «non spaventa le imprese nostre associate. In parte perché buona parte di esse sono esentate dall’obbligo in quanto in possesso di attestazione Soa (la certificazione che consente alle aziende di partecipare a gare da 150 mila euro) per classifiche dalla terza in su, in parte perché, grazie all’assistenza dell’Associazione, le altre si sono attrezzate per far fronte agli obblighi imposti dalla legge. Obblighi che, in realtà, in un primo momento, si sostanziano in una autodichiarazione sul possesso di certi requisiti, da inviare all’Ispettorato del Lavoro. Certo, le conseguenze penali di una falsa dichiarazione impongono di porre la massima attenzione su quanto si va a dichiarare e in questo senso l’assistenza dei nostri uffici è fondamentale».
Problemi ci sono, ammette Ance Venezia, soprattutto per quanti devono entrare nei cantieri, in veste di subappaltatori, anche non edili, o lavoratori autonomi.
Senza patente, questi soggetti non possono operare, «con possibili conseguenze negative anche per i cantieri delle nostre imprese», precisa il presidente, «per questo Ance da alcune settimane ha approntato uno specifico sportello, che sta funzionando a pieno ritmo, aperto non solo alle imprese associate, ma anche a quelle non iscritte, che si trovino nella necessità di ricevere un’assistenza tempestiva e qualificata».
Per la Cgia di Mestre la novità della patente a crediti, che entra in vigore senza il richiesto rinvio, impone alle aziende di «certificare il possesso di requisiti che gli enti preposti (Camera di Commercio, Inps, Agenzia delle Entrate, etc.), dispongono già. Insomma, non c’è verso. La Pubblica Amministrazione continua a fare spallucce, si muove con una lentezza disarmante, continuando imperterrita a chiedere ai destinatari, in questo caso alla aziende, informazioni e documenti in suo possesso».
Ma per la sicurezza nei cantieri, ribadisce la Cgia, servono anzitutto «controlli sostanziali» più che burocrazia.
Nei primi 7 mesi del 2024 rispetto allo spesso periodo del 2023, dice la Cgia, le denunce di infortunio nel settore delle costruzioni in Veneto sono aumentate di 284 unità.
Le denunce con esito mortale registrate in Veneto sempre nel settore delle costruzioni, nella prima parte del 2023 sono state 4, quest’anno una. Nel Veneziano, dieci i decessi sul lavoro, per ora uno in meno dello scorso anno.