Le comitive turistiche, a Venezia, fanno ormai parte del paesaggio cittadino. Basta camminare per la città, passeggiare in un campo o fare lo slalom per le calli, e non c’è cosa più facile che imbattersi nelle processioni laiche che al posto dei santi espongono ombrellini di riconoscimento e auricolari per le spiegazioni delle bellezze cittadine.
Da due mesi a questa parte, però, trovarsi di fronte a veri e propri fiumi di persone è diventato più raro.
È il risultato dell’effetto deterrente prodotto dalla modifica del regolamento di polizia e sicurezza urbana che prevede la limitazione del numero dei componenti dei gruppi accompagnati da guide turistiche o accompagnatori.
Venticinque persone il numero consentito, ne basta uno in più per beccarsi una multa salata da 500 euro. E in effetti, di sanzioni negli ultimi sessanta giorni ne sono state comminate nove. Nel dettaglio, sei sono state elevate (alla singola guida e all’agenzia per cui lavora) a causa della presenza di comitive di gran lunga superiori alle 25 persone.
Tre invece (ciascuna di 50 euro) per la mancanza degli auricolari: obbligatori per gruppi superiori a 10 persone, così da scongiurare l’uso di altoparlanti e le urla in calle per illustrare questo o quel dettaglio storico.
Al di là del numero di sanzioni, per garantire il rispetto della norma da almeno due mesi vengono effettuati controlli da parte della polizia locale e anche della guardia di finanza.
«Abbiamo deciso di innalzare a 500 euro le sanzioni per i gruppi. Stiamo monitorando la situazione ma in linea di massima è sotto controllo», spiega l’assessore alla sicurezza Elisabetta Pesce, «il nostro ringraziamento va a tutte quelle guide che operano in via legale e si sono adeguate alla normativa».
Fenomeno sotto controllo, dunque? Non proprio. Al di là di chi sgarra - e non di rado capita ancora di incontrare comitive sovrannumero - a destare stupore vista la stretta del Comune sono soprattutto le comitive di scolaresche.
Va precisato che la modifica al regolamento decisa a inizio anno, e in vigore da agosto, lasciava esenti le comitive composte da studenti, proprio per non andare a colpire le nuove generazioni di visitatori. E in effetti, in queste ultime settimane, di scolaresche se ne sono viste eccome.
Ad esempio, attimi di tensione qualche giorno fa in fondamenta del Remedio, tra campo Santa Maria Formosa e San Marco, per una scolaresca di oltre 50 ragazzi stranieri che avevano occupato tutta la fondamenta e le vicine calli, bloccando quindi ogni possibile passaggio per i residenti. Insomma, proprio il tipo di disagio che la stretta del Comune alle comitive extra large puntava a risolvere.