Il Venezia ritorna al Penzo 90 giorni dopo il trionfo sulla Cremonese ed è una grande beffa, come tre anni fa contro lo Spezia.
Dopo una partita giocata con determinazione e costruendo tante occasioni da rete. Gol evitabile su corner, a 4’ dalla fine, Vanoli esce in trionfo come tre mesi fa.
Di Francesco ritrova Pohjanpalo, a un mese dall’infortunio muscolare contro l’Utrecht, riporta Svoboda al centro della difesa lancia nella formazione d’avvio Nicolussi Caviglia, nel Venezia manca Pierini diventato l’obiettivo del Sassuolo al posto di Gytkjaer, Vanoli, grande ex dell’incontro, inserisce Borna Sosa nell’undici iniziale.
Gran palleggio del Toro in avvio, il Penzo si infiamma al 9’ quando sulla verticalizzazione di Ellertsson, c’è un contatto in area tra Lazaro e Oristanio: tutto regolare per Marcenaro e Var.
Al 14’ Milinkovic-Savic si supera sulla traiettoria a rientrare di Nicolussi Caviglia, Venezia che prende confidenza con l’area granata, un minuto dopo si ripete sull’ex juventino, Pohjanpalo si lamenta per una trattenuta sulla ribattuta.
Il Torino non sta a guardare e al 19’ Joronen diventa protagonista, prima ribatte la conclusione di Zapata, poi si trova sulla traiettoria del rigore in movimento calciato da Adams.
Al 31’ una svirgolata maldestra di Pohjanpalo consente a Lazaro di crossare, testa di Zapata, palla fuori, sul capovolgimento di fronte traversone di Candela, Ellertsson arriva in corsa solitario, ma non riesce a impattare il pallone.Terzo tiro in porta del Venezia (40’), ancora Nicolussi Caviglia, su punizione, debole e centrale. La ripresa si apre (3’) con il primo ammonito del match, Linetty, per fallo su Candela, ma anche con la brutta caduta di Idzes che recupero dopo un po’. Toron pericolo al 9’ con il colpo di testa di Ilic, lasciato solo a centro area, centrale per Joronen.
Nicolussi Caviglia tira sopra la traversa un piazzato dal limite, poi al quarto d’ora si accaglia al suolo a centrocampo, esce dolorante al ginocchio sinistro. Vanoli aumenta il peso offensivo inserendo Sanabria, ma è il Venezia a costruire tre palle-gol tra il 20’ e il 26’ con Candela, Doumbia ed Ellertsson, poi è Idzes di testa a lambire il palo dopo un angolo. Calano i ritmi, aumentano i cambi.
La beffa si materializza al 41’, azione di calcio d’angolo di Ilic, spizzicata di Masina, Coco si è inserito tra Svoboda e Idzes infilando Joronen, nel recupero Gytkjaer ha tra i piedi il pallone del pareggio, destro dal limite sul fondo. Sconfitta immeritata.