Incendio all’ex Telecom di via Carducci. I vigili del fuoco, la notte tra venerdì e sabato, sono intervenuti nel grande complesso abbandonato da anni e anni nel cuore di Mestre, a due passi dall’M9, dove a più riprese le forze dell’ordine intervengono per sgomberare senza tetto, sbandati, drogati e alcolizzati che “occupano” l’edificio per trovare un rifugio. E murare stanze ingressi, entrate, installare griglie per impedire il passaggio. Tutti palliativi.
Venerdì notte attorno alle due del mattino, qualcuno ha visto sprigionarsi del fumo e delle fiamme dai piani alti, addirittura al quarto piano da quanto è stato possibile capire.
È partita la chiamata ai vigili del fuoco, che hanno mandato autobotti e autoscala sul posto, per riuscire per prima cosa a capire da dove provenisse il principio di rogo, poi ad arrivare in alto e spegnere le fiamme evitando che potessero diffondersi all’intero palazzo.
Il rogo è stato probabilmente causato da un materasso usato come giaciglio dai senza tetto, che ha preso fuoco, per cause difficili da stabilire con certezza, forse una sigaretta, o qualche cosa del genere.
In tanti si sono svegliati, negli edifici e nei condomini residenziali della strada, per via del rumore delle sirene e delle operazioni dei pompieri, che hanno faticato per arrivare fino in alto e successivamente messo in sicurezza lo stabile.
Ieri mattina, nel frattempo, sbandati entravano e uscivano nuovamente, come se nulla fosse stato. La strada che costeggia il grande edificio, è tappezzata di bottiglie, cartoni, segni di vita accatastati nel corso dei mesi. Il budello che corre tutto lungo il perimetro, viene utilizzato come bagno pubblico open air: ieri c’erano topi che correvano tra le immondizie.
Le entrate e i pertugi sono numerosi, ed è probabile che qualcuno riesca a entrare dai sotterranei o dalle grate rotte o ancora dalle reti che vengono divelte, per poi rifugiarsi all’interno e riuscire a diventare invisibili per qualche tempo, fino allo sgombero successivo. Persone che spariscono senza lasciare traccia una volta scoperte, e si materializzano solo di notte. Come accade in altre zone della città.
Solo che l’ex Telecom, a differenza di altri siti, è in una zona centrale della città, due passi dal Museo del 900 e da Calle Corte Legrenzi.
Venerdì notte a supporto dei vigili del fuoco, sono arrivati anche i carabinieri: le forze dell’ordine hanno segnalato l’accaduto agli uffici competenti, e adesso con tutta probabilità verrà effettuato un ennesimo sopralluogo.
Un paio di anni fa la polizia locale durante uno dei tanti sgomberi, aveva trovato quasi quaranta persone all’interno, fuggite per non farsi identificare.
