Dieci anni fa gli era stata diagnosticata una grave forma di demenza frontale temporale precoce. E per le complicanze della malattia Michele De Sordi, residente in via Allende a Salzano, si è spento a soli 59 anni.
De Sordi in questo decennio ha lottato contro una malattia che ha condizionato pesantemente la sua vita: ha sempre avuto il supporto dei suoi famigliari che gli sono stati vicino con grandissimo amore e ora lanciano un appello a devolvere eventuali offerte all’Avmad, Associazione Veneto malattia di Alzheimer e demenze degenerative. Una associazione che nasce a Vicenza nel 2007 per volontà di un gruppo di familiari che si ritrovavano a gestire la malattia dei loro cari con grande difficoltà.
«Mio marito» racconta Anna Michieletto «ha lavorato all’aeroporto di Tessera come autista: portava i pulmini di passeggeri in pista, fino all’aereo per l’imbarco. Ha sempre amato il suo lavoro e amava lo sport. Seguiva con passione la sua squadra del cuore, l’Inter. Il problema è emerso perché non riusciva a superare un test cognitivo per il rinnovo della patente. Improvvisamente ha cominciato ad avere delle amnesie e dei comportamenti bizzarri. Da lì, a partire da alcuni controlli neurologici, si è scoperta la malattia. Una patologia ovviamente non compatibile con il lavoro di responsabilità che aveva. La malattia è avanzata in modo rapido e a causa delle complicanze, Michele purtroppo è morto. Un grande ringraziamento va al personale della Residenza Anni Sereni di Scorzè che lo ha curato amorevolmente nell’ultimo periodo».
Oltre alla moglie Anna, De Sordi lascia le figlie Emma e Irene, la mamma Amalia e la sorella Barbara. I funerali si terranno nella chiesa di Salzano martedì 9 luglio alle 10.
