Nulla da fare per un uomo di 74 anni colto da malore sulla spiaggia di Vallevecchia. È accaduto nella mattinata di domenica 30 giugno. La gente, visto l’elevato numero di persone, invoca la presenza di un defibrillatore.
Nei giorni scorsi c’era stata una dura presa di posizione nel Contratto di Laguna del Comitato difesa Territorio che vuole ingressi contingentati in quanto Vallevecchia non è adatta per clima e per caratteristiche di flora e fauna a un turismo di massa.
Il 74enne, Gabriele De Biasio, originario di Vittorio Veneto, era in compagnia di parenti. Doveva essere una tranquilla gita al mare e invece il destino ha deciso per un finale diverso, drammatico, imprevisto e tragico. È la prima persona che muore su una spiaggia di Càorle da inizio estate. A un certo punto attorno alle 13 ha accusato i primi spasmi. Ha subito perduto conoscenza.
Istintivamente diverse persone si sono avvicinate per chiedere aiuto. La spiaggia era affollata. “Chiamate un medico. C’è bisogno subito di un medico” hanno implorato molte persone.
Mentre altri chiamavano il Suem altri cercavano di avvertire altri soccorsi. C’è anche un presidio di salvataggio che verrà rafforzato nei prossimi giorni. Sono giunti i marinai della Guardia costiera. L’elisoccorso di Treviso Emergenze ha sorvolato la zona e poi ha fatto calare i soccorritori con il verricello. Un intervento in grande stile per il tentativo di salvataggio che però non c’è stato.
La persona è stata dichiarata deceduta. “Ero lì a pochi metri dall’accaduto e direi che la solidarietà ha regnato tutti sono soccorsi ad aiutare ma 25 min di massaggio cardiaco non sono stati sufficienti per aiutare il signore. I soccorsi - lamenta Elena Averna - sono arrivati dopo 15 minuti. Via mare da Caorle e poi l’elicottero. Vanno sistemate molte cose in Brussa, si vuole che sia una spiaggia frequentata visto che la regione Veneto la pubblicizza, ma poi i servizi dove sono? Forse si dovrebbero cambiare un po’ di cose”. Per Averna e altre persone la presenza di un defibrillatore è necessaria.
