Prima erano le luci della festa, poi a illuminare via Piave sono stati i lampeggianti delle forze dell’ordine e quelli dell’ambulanza del Suem, un blu elettrico che ha acceso a singhiozzi alternati tutta la strada, per circa un’ora, per una colonna sonora di urla e insulti.
Venerdì sera, proprio ai margini dei giardini dove era ancora in corso l’evento di quartiere, carabinieri, lagunari e polizia locale hanno dovuto sedare uno scontro tra cinque persone violente: quattro stranieri, forse di origine tunisina, avevano infatti rincorso e aggredito un altro individuo, probabilmente nativo del Marocco, in quello che sembrava un regolamento di conti. Il marocchino, solo, ha avuto la peggio: l’uomo è stato portato al pronto soccorso per essere medicato, sul corpo aveva diverse ferite, forse dovute proprio a quel coltello che gli uomini dell’Arma hanno trovato poco distante dal luogo dello scontro.
L’episodio in realtà si è trascinato a lungo, vedendo anche diverse interferenze da parte di altri gruppetti di stranieri, e a un certo punto per sfuggire alle perquisizioni e al fermo delle forze dell’ordine i più esagitati hanno anche cercato di barricarsi all’interno di un locale.
Nei dintorni dei giardini, comunque, poliziotti, vigili, carabinieri e soldati erano già presenti in gran numero proprio per via dei servizi straordinari di controllo sul territorio previsti in corrispondenza della festa di quartiere.
Anche tra mimetiche lagunari, lampeggianti del 118 e quod della Locale, però, i cinque hanno continuato a resistere agli agenti, causando un lungo parapiglia proprio al centro di via Piave, poi spostatosi in via Monte Sabotino. L’evento del rione, però, non è stato interrotto, anche se per circa un’ora tutti non hanno fatto altro che assistere alle corse tra i marciapiede.