Luce spenta nei corridoi, citofoni non funzionanti, antenna della televisione staccata. L’unico modo per garantire un minimo di vivibilità all’interno dello stabile? Pagare le bollette arretrate. E così Gina Martini, una delle inquiline dell’ex convento delle Agostiniane a Murano (di proprietà del Comune e gestito da Insula), non ci ha pensato due volte. E di fronte all’inerzia della società terza incaricata di amministrare l’immobile, ha pagato con i soldi propri i conti arretrati pur di garantire l’illuminazione all’interno e di permettere agli inquilini, tra cui molti anziani, di poter guardare la televisione. A monte, però, il problema resta.
«Da settimane cerchiamo di contattare i responsabili ma non ci vengono fornite indicazioni», spiega Gina Martini, l’inquilina che si è presa il compito di risolvere la faccenda, «ma non riusciamo ad avere indicazioni precise. E nel frattempo siamo in un mare di guai: ora è arrivata una nuova bolletta e non sappiamo chi dovrà pagarla».
Localizzato nella parte nord dell’isola di Murano e delimitato da fondamenta Sebastiano Santi, calle del Convento e ramo del Convento, il complesso è costituito dall’aggregazione e dall’evoluzione di diversi corpi edilizi distinti tra loro per funzioni e tipologia. Nonostante le condizioni di pesante degrado abitativo, le tre unità edilizie principali sono rimaste riconoscibili: il palazzo, il chiostro e le case dell’Ortolano. Nei primi anni duemila, l’edificio è stato al centro di un importante attività di restauro.
Complessivamente l’intervento ha visto la realizzazione di 32 alloggi – 26 nel chiostro, di cui 2 attrezzati per disabili, 3 nella casa dell’Ortolano e nell’annesso al palazzo (rispettivamente con accessi dalla fondamenta e dal cortile dell’Ortolano) – di dimensioni variabili tra 28 e 83 mq. Di proprietà del Comune e gestito da Insula, all’interno vivono anche diversi inquilini con difficoltà di inserimento sociale seguiti da assistenti ad hoc.
La situazione di difficoltà delle ultime settimane, comunque, è nota a Insula. La società partecipata dal Comune garantisce che il problema è in fase di risoluzione. «Abbiamo già preso contatto con alcuni assegnatari e con l’amministratore Immobilservice, per la gestione del condominio a Murano», fa sapere il presidente di Insula, Fabio Raschillà, «a stretto giro l’amministratore dovrebbe indire assemblea a contattare la precedente amministratrice che ha dato le dimissioni irrevocabili senza passare in assemblea, violando di fatto il contatto con il “condominio”.
Entro la settimana prossima organizzammo assemblea e programmiamo passaggio di consegne.
La problematica nasce dunque da una mala gestione da parte dell’amministratore di condominio, non di Insula, che si è spesa da subito, risolvendo la questione e trovando immediatamente un sostituto amministratore.
Quindi tempi tecnici che qualunque cittadino dovrebbe “subire” nei casi in cui l’amministratore revoca senza comunicarlo il proprio incarico. Ovviamente per quanto riguarda il precedente amministratore, non possiamo che commentare negativamente l’atteggiamento che ha lasciato in questa situazione i nostri inquilini».
