foto da Quotidiani locali
La deroga è arrivata: la prima media alla scuola Galuppi di Burano si farà. L’ufficio scolastico regionale ha infatti confermato le due classi per il prossimo anno scolastico all’istituto comprensivo Vivarini, rispettivamente a Murano e, appunto, alla Galuppi di Burano.
Scongiurato quindi il rischio di creare un’unica classe da 29 alunni a Murano e di costringere le famiglie e i giovani alunni a spostarsi ogni giorno da Burano compiendo un lungo tragitto a bordo dei mezzi pubblici. Senza contare in prospettiva, il potenziale danno che verrebbe a provocarsi dalla perdita di un presidio fondamentale come quello rappresentato. Confermate anche le tre classi (due a Murano e una a Burano) di terza media.
Genitori, assessori e dirigenti scolastici soddisfatti per il risultato raggiunto. Ora però la battaglia si sposta a Roma: l’obiettivo, infatti, è di risolvere il problema in maniera strutturale per evitare di dover ricorrere a deroghe annuali. E quindi di dare piena attuazione alla modifica costituzionale dell’articolo 119 che prevede il riconoscimento delle peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi che ne derivano.
«Ora si tratta di andare a declinare la specificità su Venezia e le isole. E su questo», spiega l’assessore alle politiche educative del comune di Venezia, Laura Besio, «ci stiamo lavorando. Con i genitori e gli enti del territorio continueremo a fare pressioni sugli organi parlamentari». In Parlamento, infatti, è stato presentato un disegno di legge a firma dell’onorevole Martina Semenzato (Coraggio Italia) che punta a concedere deroghe alle aree disagiate, come le isole della laguna, quanto al numero minimo di iscritti per poter far partire una classe (18 alle medie, 15 alle elementari). La legge ora è in discussione in commissione cultura alla Camera.
Si vedrà. Per ora, però, il risultato portato a casa venerdì – subito dopo l’incontro organizzato in Comune sul caso Burano – regala un anno di tregua. A testimoniare l’importanza della vicenda, all’incontro era presente un nutrito numero di mamme e genitori, insieme all’assessore Besio, al consigliere delegato Alessandro Scarpa Marta, al presidente di commissione Matteo Senno e al consigliere di opposizione Marco Gasparinetti.
Insieme a loro, anche il dirigente scolastico Michelangelo Lamonica: «Bisogna ringraziare l’enorme lavoro dell’ufficio scolastico regionale, chi lavora dentro riesce a fare salti mortali per garantire un’attenzione particolare al territorio. Dobbiamo impegnarci a non desertificare le isole».
Un impegno trasversale che mette sullo stesso piano la politica e i genitori. «Un grazie alle mamme mosse da un’energia e una carica che è veramente unica», conclude l’assessore Besio, «quando la lunghezza d’onda è la stessa, di chi è impegnato ma sa cosa vuol dire avere delle regole in cui muoversi, di chi è animato da buoni propositi ma accompagnato dal buon senso, il dialogo è edificante»