foto da Quotidiani locali
La parrocchia di Sant’Antonio a Marghera, con il parroco, don Mauro Haglich, il consiglio pastorale e il gruppo scout ha incontrato ieri pomeriggio il direttore delle Politiche sociali del Comune Danilo Corrà, il gruppo di esperti comunali che si occupano di riduzione del danno e tossicodipendenza e la Polizia locale, presente con il vicecomandante Gianni Franzoi.
Un incontro subito organizzato dopo la lettera inviata al sindaco dalla comunità parrocchiale di Sant’Antonio che evidenziava la preoccupazione generale per l’avanzata del fenomeno spaccio e tossicodipendenza a Marghera.
La chiesa di Sant’Antonio, a due passi da piazza Mercato, è finita accerchiata da spacciatori e consumatori di sostanze che, a suon di operazioni delle forze dell’ordine, stanno lasciando l’area della stazione di Mestre e si spostano su Marghera, aumentando l’allarme sociale e la sensazione di insicurezza.
L’incontro, durato un paio d’ore, ha visto un confronto tra amministrazione comunale, polizia locale e parrocchia che è partito dall’analisi degli interventi messi in piedi finora per arginare il fenomeno.
Da una parte la repressione dei reati che coinvolge polizia locale e forze dell’ordine, dall’altra l’intervento sociale su consumatori di sostanze e clochard. E il confronto, oltre ad informare, ha visto Comune e Polizia locale assicurare una ancor maggiore presenza nella Città giardino.
«Abbiamo spiegato alla parrocchia che non è un problema di risorse, già oggi ci sono 40 operatori di strada impegnati tutti i giorni, si tratta di concentrare gli sforzi. Già oggi facciamo tre passaggi al giorno degli operatori su Marghera. Ma di fronte alla preoccupazione dei parrocchiani siamo rimasti d’accordo che faremo ulteriori passaggi, intensificando l’azione», spiega Danilo Corrà.
La polizia locale si occuperà di intensificare i controlli nelle aree dello spaccio che da Mestre si sposta a Marghera coinvolgendo l’area al di là della ferrovia, da via Ulloa fino a via Fratelli Bandiera, come ha evidenziato lo stesso parroco di Sant’Antonio.
Comune e Polizia locale terranno sott’occhio, d’ora in avanti, il calendario delle varie attività della parrocchia per valutare interventi mirati in determinate situazioni.
Questo perché, come ha confermato Corrà, il fenomeno spaccio ha provocato da settimane una impennata di segnalazioni proprio da Marghera e anche tra i parrocchiani, in occasione di messe e funerali, aumenta la preoccupazione negli spazi esterni alla chiesa per la presenza, anche diurna, di gruppi di spacciatori.
Dalle Politiche sociali del Comune è stato spiegato che con gli interventi di riduzione del danno, e l’informazione, molti dei tossicodipendenti sono motivati nel rispettare i luoghi in cui permangono, pulendoli da siringhe e rifiuti. «Si è aperta una collaborazione che confidiamo sia la più fattiva possibile», ribadiscono dal Comune.