foto da Quotidiani locali
Dalla mobilità volontaria dello scorso anno – di cui hanno usufruito molti ex dipendenti – alla liquidazione giudiziale di questo inizio 2024, procedura finalizzata a liquidare il patrimonio dell’impresa insolvente ripartendo il ricavato in favore dei creditori. E tra i creditori, da quanto si apprende, ci sono alcuni istituti di credito e parte dei dipendenti, otto sono quelli rimasti dopo che la maggior parte se ne era già andata. È questa la situazione in cui si trova la Boldrin Centro Auto Spa di via Fratelli Bandiera, a Marghera.
L’ammontare del debito non è ancora chiaro. L’udienza per i creditori è stata fissata dalla giudice Ivana Morandin per il prossimo 15 maggio. Il curatore nominato dalla giudice a occuparsi della procedura è il commercialista Roberto Ficotto.
«In questa fase», spiega il commercialista, «mi sto concentrando a realizzare l’inventario». La vendita dei beni servirà per rispondere, almeno in parte, alle richieste che verranno formalizzate dai creditori. Ad andare a guardare i vecchi bilanci emerge che la società era in difficoltà già da alcuni anni.
Tra il 2019 e il 2021 il fatturato era sceso da 30 a 16 milioni di euro, con una perdita di oltre 800 mila euro nel 2020, e di circa 570 mila euro nel 2021. Per questo molti lavoratori, l’anno scorso, avevano deciso di andarsene approfittando della procedura di mobilità, cercando alternative di lavoro, mettendo sul mercato la loro professionalità ed esperienza.
I dipendenti rimasti sono otto, tra quelli che se ne sono andati c’è chi non ha ricevuto tutte le spettanze. «Abbiamo messo a disposizione il nostro ufficio vertenze», spiega Diego Marcomini, della Fisascat Cisl, «e nei prossimi giorni capiremo quale sarà il credito complessivo dei lavoratori e poi ci insinueremo nello stato passivo».
Il sindacato si augura che Ficotto, un professionista di esperienza, possa garantire la continuità di impresa, coinvolgendo il gruppo Dr, di cui Boldrin era concessionaria sia per Dr che per Evo, la linea più economica del gruppo con sede a Isernia. In passato la concessionaria di via Fratelli Bandiera (aveva una sede anche a Mirano in via Cavin di Sala ma era già stata chiusa) aveva avuto anche marchi come Renault, Kia e anche Citroen.
Sono una quindicina, stando a quanto comunicato dalla società Dr Automobiles Groupe, i clienti in attesa di ricevere l’automobile che avevano concordato, nella maggior parte dei casi pagando un anticipo.
«Stiamo cercando di contattarli tutti per risolvere la questione», fa sapere la società, «e cercheremo di consegnare le auto risolvendo anche la questione degli anticipi. Da parte nostra c’è massima disponibilità a risolvere tutti i problemi che dovessero emergere».
