Una netta contrarietà all’ipotesi progettuale della “traversa-ponte” tra Dignano e Spilimbergo, che la Regione vorrebbe realizzare contro le piene nel medio e basso Tagliamento ma anche la richiesta, rivolta a Regione e Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi Orientali, se siano state analizzate proposte alternative, prima dell’approvazione del documento preliminare alla progettazione redatto da “Idrostudi Srl”, infine la sollecitazione all’amministrazione regionale e agli assessorati interessati affinché «senza ulteriore indugio, organizzino uno o più incontri pubblici di condivisione delle diverse progettualità e ipotesi nelle varie fasi».
Sono le istanze contenute nella proposta di ordine del giorno presentata dal sindaco di Spilimbergo, Enrico Sarcinelli, all’assemblea dei sindaci della Comunità di montagna della Prealpi friulane orientali e sottoscritta all’unanimità dai dodici primi cittadini presenti.
Di mezzo c’é il progetto della “traversa-ponte” che la Regione, come annunciato dagli assessori Fabio Scoccimarro (Ambiente) e Cristina Amirante (Infrastrutture), vorrebbe realizzare tra Dignano e Spilimbergo col duplice scopo di attuare soluzioni strategiche «per la mitigazione del rischio idraulico con opere laminanti, ma anche una viabilità con una sezione adeguata a contenere il traffico e una pista ciclopedonale, probabilmente a sbalzo e panoramica, che possa connettere le due sponde». «Un insieme di opere – a detta degli amministratori regionali – che garantiscano la migliore e più sostenibile soluzione per mitigare il rischio di danni a persone e cose e al tempo stesso con un irrilevante impatto paesaggistico rispetto all’attuale situazione» che non convince non solo i cittadini riunitisi in comitati, preoccupati che un’infrastruttura del genere (la cui progettazione è stata approvata l’11 aprile 2024 con la delibera 530 della giunta regionale) possa avere effetti devastanti sul corso naturale del Tagliamento ma le stesse amministrazioni locali.
Amministrazioni che, a più riprese, hanno manifestato l’urgenza di una diffusa e corretta informazione alla popolazione su quel che si intende fare. Come ribadito in più occasioni dallo stesso primo cittadino della città del mosaico, «le dimensioni e la collocazione ipotizzabile del manufatto rendono evidenti dubbi e questioni rispetto agli enormi impatti quantomeno paesaggistici e ambientali dell’opera».
Da qui, dopo un passaggio condiviso prima in consiglio comunale a Spilimbergo e poi dalle due amministrazioni comunali di Spilimbergo e Dignano, ora la stessa proposta di ordine del giorno, è stata sottoscritta dai sindaci della Comunità di Montagna delle Prealpi Friulane Orientali a cominciare dal presidente della Comunità di montagna e primo cittadino di Clauzetto, Giuliano Cescutti, mettendo in rilievo la necessità che vengano effettuate ordinarie manutenzioni sulla parte più alta del territorio montano e pedemontano come priorità per la risoluzione delle problematiche che investono i centri abitati a valle.
Il sindaco di Pinzano al Tagliamento, Emiliano De Biasio, ha dichiarato di essere favorevole alla proposta di ordine del giorno, comunicando le intenzioni di discuterla a breve anche nel suo consiglio comunale, specificando che la questione più importante non è tanto essere in disaccordo sull’opera, ma chiedere alla Regione di spiegare in maniera approfondita come intende operare, auspicando l’adozione di soluzioni non impattanti sul territorio.
Parere favorevole alla proposta è stata espressa anche dal sindaco di Vivaro, Mauro Candido, che considera «corretta da un punto di vista istituzionale, manifesta vicinanza al Sindaco di Spilimbergo per l’apprensione generata dalla poca chiarezza rispetto alle prospettive future».