VENZONE. Cancellata la tradizionale Festa della zucca di Venzone. Quest’anno non si farà. Dopo l’atteso ritorno dello scorso anno – che segnava il riavvio dopo quattro anni di stop imposto dalla pandemia, prima, e dai rincari energetici, poi – in questi giorni si è diffusa l’amara notizia.
La decisione è stata diramata alle associazioni del territorio dal direttivo della pro loco Pro Venzone, organizzatrice dell’evento, dopo averla anticipata all’amministrazione comunale. Nella missiva si apprende che la Festa della Zucca 2024 non ci sarà per diverse concause: la perdita di incasso per la pioggia nella serata di sabato dell’edizione 2023 (con oltre 50 mila euro in meno di incasso rispetto ad una edizione ordinaria), il mancato accesso al fondo regionale dei ristori per le manifestazioni storiche soggette a maltempo, la ritardata erogazione dei contributi pubblici assegnati da vari enti nel 2022 e nel 2023 (che la pro loco avrebbe regolarmente rendicontato e con le relative spese già sostenute in anticipo) e, infine, il rischio di andare in perdita in caso di ulteriore maltempo (come successo per l’edizione del 2018).
Quindi, il direttivo della pro loco, dopo valutazioni e incontri con altri enti, ha deciso di mettere in stand-by la kermesse, comunicando che non appena riceverà i contributi pubblici sufficienti, tutti i soggetti coinvolti saranno chiamati per la riunione di rendiconto del 2023 e di erogazione dei contributi spettanti a ciascuno, come stabilito dal regolamento della festa.
È rammaricato nel confermare la notizia Duilio Fadi, presidente della Pro Venzone: «Non abbiamo la copertura economica per poter affrontare la festa. Dobbiamo ancora finire di pagare delle pendenze dello scorso anno e non ci sono arrivati i soldi. Siamo ovviamente dispiaciuti di non poter realizzare quello che ci eravamo prefissati e ancora di più per i nostri numerosi volontari che ci hanno sempre aiutato».
Nel tradizionale quarto fine settimana di ottobre, quindi, Venzone non sarà colorata a festa dalla moltitudine di zucche intagliate e decorate. Niente fiaccole e torce accese all’imbrunire a illuminare drappi e bandiere disseminati in ogni angolo. Niente esibizioni di musici, giocolieri, acrobati, mangiafuoco e cantastorie; né nobili, dame, cavalieri e mercanti in corteo. Nessun accenno di musiche e danze medioevali. È tutto “congelato” a data da destinarsi.
Anche l’amministrazione comunale è dispiaciuta di “perdere” la festa autunnale che anima uno dei borghi più belli d’Italia e che richiama centinaia di migliaia di visitatori. «Questo avrà ripercussioni per tutto il paese – sottolinea il sindaco Mauro Valent –. Per il prossimo anno, assieme all’assessore Lorenzo Cracogna, ci impegneremo a dare una mano alla Pro loco facendo domande di contributo, trovando risorse economiche, studiando strategie vincenti o collaborando per un nuovo format; perché la festa riesca ad autoalimentarsi e garantisca continuità».
Confermato il treno storico alla scoperta di Venzone – previsto in origine per la festa – organizzato in collaborazione tra Regione e Fondazione Fs con il supporto tecnico-operativo di PromoTurismo Fvg. Già sold out è previsto per domenica 27 ottobre con partenza da Trieste. I 240 passeggeri che hanno acquistato il biglietto saranno accompagnati alla scoperta del ricco patrimonio artistico-culturale-architettonico: dalle fortificazioni del Trecento, alle mura medievali, al Duomo romanico-gotico, alle restaurazioni post sisma del 1976.