UDINE. Ci sono scrittori come Pacifico Valussi, Caterina Percoto, Chino Ermacora, Carlo Sgorlon e Paolo Maurensig, geografi come Giovanni Marinelli e Giovanni Battista De Gasperi, ex sindaci come Giovanni Cosattini, Giacomo Centazzo, Bruno Cadetto, Angelo Candolini e Pier Giorgio Bressani.
Ma anche l’avvocato statista Tiziano Tessitori, l’attore Domenico Nico Pepe, i politici Loris Fortuna e Gabriele Renzulli, il prefetto Domenico Spaziante, l’architetto Marcello D’Olivo, il fondatore della Casa dell’Immacolata don Emilio de Roja, i giornalisti Vittorino Meloni e Licio Damiani.
Personaggi che in un modo o nell’altro, nel corso della loro esistenza, hanno dato lustro alla città di Udine con il loro lavoro, la loro attività volontaristica, il loro rispetto per le istituzioni, il loro carisma.
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Da lunedì 9 settembre, nel famedio dei benemeriti del cimitero monumentale di San Vito, sarà inserito un nuovo nome, quello di Enzo Cainero, scomparso a 78 anni nel gennaio 2023.
L’amministrazione comunale ha voluto rendergli omaggio per quanto fatto per Udine e per tutto il Friuli nello sport (calcio, basket, ciclismo), nel volontariato, nella gestione dei grandi eventi, nella politica, nella sua professione da commercialista.
L’appuntamento è fissato per lunedì 9 settembre alle 11.30 alla presenza del sindaco Alberto Felice De Toni e dei componenti della sua giunta, del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dell’assessore regionale Riccardo Riccardi. Sarà quest’ultimo a ricordare la figura di Cainero, come espressamente richiesto dalla famiglia, che prenderà parte alla cerimonia.
«L’iniziativa nasce dalla sollecitazione di più persone – ha commentato il vicesindaco Alessandro Venanzi –. Parliamo di una figura che ha dato molto alla città di Udine e moltissimo al territorio friulano, creando opportunità straordinarie con le tappe del Giro d’Italia. La giunta comunale tutta, quindi, ha ritenuto doverosa l’iscrizione al famedio di Cainero – ha assicurato Venanzi –. Un modo per restituire a lui e alla sua famiglia una parte di ciò che ha saputo dare al territorio».
Cainero, nato a Cavalicco nel 1944, frazione di Tavagnacco, è morto all’ospedale di Udine nel 2023 per le conseguenze di un malore.
In città si è fatto conoscere e apprezzare per la sua attività da commercialista e di manager sportivo: il calcio con l’Udinese, la pallacanestro con la Fantoni, il ciclismo con le tante tappe del Giro d’Italia portate in Friuli.
E per molte altre iniziative impossibili da elencare tutte.
«La decisione di scrivere il nome di Enzo nel famedio rende merito a chi l’ha presa – è l’esordio di Riccardi –. Per chi lo conosceva o per chi gli era affezionato come me non c’è bisogno di dare spiegazioni. La scelta è corretta e affianca Cainero ad altre persone illustri del territorio. Un uomo che ha avuto un impatto non solo professionale ma anche sociale, politico, economico e sportivo sulla città e sull’intera regione».
«Sono onorato di essere stato scelto dalla famiglia, che ringrazio, per onorarlo – ha chiuso Riccardi –. Allo stesso tempo avverto la responsabilità in quanto non si tratta di un compito facile: per quanto si può dire non sarà mai abbastanza».
Le ultime iscrizioni al famedio decise dal Comune sono state quelle del socialista friulano e parlamentare Renzulli, morto nel 2023, del giornalista e critico d’arte Damiani, scomparso nel 2022, e del parlamentare e già sindaco di Udine Bressani, morto nel 2022.