UDINE. Nessun bollettino ufficiale di aggiornamento ha finora accompagnato gli esami di accertamento sostenuti da Alexis Sanchez, e proprio da questo particolare bisogna partire per cercare di capire come sta il 35enne attaccante cileno che dalla scorsa settimana convive con la lesione contusiva distrattiva del gemello mediale della gamba sinistra.
È la diagnosi che era stata comunicata dalla società mercoledì 21 agosto, all’indomani dell’infortunio riportato nell’allenamento in solitaria sostenuto al Bruseschi, e che al momento non è stata ancora aggiornata dopo gli esami sostenuti dal “vecchio Niño” tra Udine e Barcellona, là dove Sanchez si è recato col permesso della società e dello staff medico.
Nulla è dunque filtrato sull’esito delle visite sostenute, ma è proprio questo silenzio a indurre all'ottimismo, perché la società avrebbe aggiornato la diagnosi a fronte di una lesione grave di secondo o terzo grado.
Può essere dunque un silenzio d’oro quello che sta accompagnando la settimana di accertamenti, un silenzio fin qui interrotto dal solo Sanchez con la serie di indizi social tra domenica 25 e lunedì 26 agosto.
Come si ricorderà, infatti, il 7 bianconero aveva postato un «torno presto famiglia» dopo la vittoria dell’Udinese con la Lazio, pubblicando poi tre stories su Instagram, in cui lo si vedeva al lavoro in palestra fino a tarda ora, anche con l’uso di un rullo massaggiatore. Il tutto prima della camminata in scioltezza per Udine.
Giovedì 29 agosto, invece, il Niño ha dedicato i suoi post al ritiro del portiere Claudio Bravo e alla nazionale cilena, quella che avrebbe dovuto raggiungere nella prima sosta delle nazionali per le sfide di qualificazione ai Mondiali con Argentina e Bolivia. Se ne riparlerà a ottobre, solo dopo il ritorno con l’Udinese che resta ancora da determinare, ma forse non così lontano come si temeva.