La sceneggiatura è sempre la stessa: un incidente che ha coinvolto un familiare. Stesso copione anche per gli attori, dal finto carabiniere o agente di polizia all’avvocato incaricato di riscuotere la somma, ma grazie al continuo passaparola e alle campagne di informazione promosse dalle forze dell’ordine la strada per i truffatori è in salita.
A volte ce la fanno, altre, come quella capitata giovedì 29 agosto a quattro anziani ultrasettantenni di Aviano e Sacile, sono le vittime a spuntarla prima che i malviventi riescano a mettere mano ai loro averi.
Quattro le telefonate ai carabinieri per denunciare tentativi di truffe che tra le 11.30 e le 15 hanno messo in allarme alcune famiglie.
Con la storiella del nipote coinvolto in un incidente stradale i malviventi hanno attirato l’attenzione di un anziano che, preso dallo spavento per quanto poteva essere accaduto ai familiari, non ha interrotto la telefonata ed è rimasto vigile al racconto del finto carabiniere. Stando alla vicenda inscenata dai truffatori, il nipote aveva investito una bambina e stava andando in ospedale. Una situazione che è sembrata del tutto vera all’anziano, disposto a pagare 5mila euro, la somma richiesta, pur di vedere fuori dai guai la sua famiglia. Tuttavia, il sospetto di essere finito nel tranello di una truffa gli è sopraggiunto quando si è visto arrivare a casa una donna, pronta a riscuotere. Solo in quel momento, quando ha visto la donna attendere al cancello della sua abitazione, ha capito del gioco sporco in cui aveva rischiato di cadere. A insospettirlo ancor di più la telefonata di un finto avvocato. L’anziano, però, nonostante fosse solo in casa, non ha ceduto al raggiro. È bastata una telefonata ai familiari e ai carabinieri, quelli veri, per sventare la truffa.
Episodi come questi, in cui è la vittima a vincere sul truffatore, sono la conferma che si sta andando nella direzione giusta: rendere più consapevoli le persone, i soggetti più deboli, soli e fragili, può essere il solo modo per scoraggiare e allontanare i malitenzionati.