FORNI AVOLTRI. Finalmente si metterà mano alla strada regionale 355 da Comeglians a Sappada. Lo si farà un lotto alla volta (i primi 5,5 milioni di euro della Regione sono già pronti) e saranno i sindaci a dover dire da dove partire.
Sono circa 29 milioni di euro i fondi necessari per i 5 lotti funzionali del tratto tra Comeglians e Rigolato cui aggiungere altri 20-25 milioni per il tratto da Piani di Luzza di Forni Avoltri fino a Cima Sappada.
In totale almeno 50 milioni, che potrebbero lievitare a 170 se si optasse per una galleria tra Piani di Luzza uscendo oltre Cima Sappada. La scelta dei lotti funzionali indipendenti è per procedere in maniera più snella coi cantieri.
È stato presentato giovedì 29 agosto al pubblico a Forni Avoltri dalla Regione il masterplan con alternative progettuali per risolvere le note criticità della sr 355 da Comeglians a Sappada.
L’incontro è stato promosso dal consigliere regionale Manuele Ferrari, con lui l’assessore regionale alle infrastrutture Cristina Amirante.
«È un progetto che attendiamo da 50 anni» ha detto il sindaco di Forni Avoltri, Fulvio Sluga, che ha elogiato l’impegno di Amirante. L’assessore, lieta della partecipazione di amministratori comunali, cittadini e categorie economiche ha spiegato che la volontà ora «è soprattutto – ha sottolineato – sentire cosa vogliono le comunità».
Il masterplan prevede 7 possibili lotti funzionali da circa 5,5 milioni di euro l’uno (5 da Comeglians a Rigolato più 2 da Piani di Luzza a Sappada) per migliorare davvero la 355. Con l’assestamento estivo la Regione ha già messo sul piatto 5,5 milioni.
Dopo l’incontro Amirante trasmetterà lo studio a sindaci, amministratori, associazioni di categoria, Comunità di montagna della Carnia e chiederà di esprimersi entro un mese sulle proposte e su quale dei lotti partire perché i primi fondi sono da impegnare entro dicembre e l’avvio della gara per la progettazione deve avvenire entro fine anno.
Nel masterplan non è inclusa la variante di Rigolato (che risolverà le strettoie del paese carnico) perché fa parte di un altro progetto in merito al quale Amirante ha proposto un incontro dedicato, spiegando che dopo la pronuncia del Tar che ha dato ragione a Comune e Regione, l’iter è già ripartito.
Sul masterplan presentato ieri con l’ingegnere Andrea Cocetta «Se noi lavoriamo su sette annualità – ha detto Amirante – finanziando e spezzettando in un range temporale di 7 anni, partendo coi lavori uno l’anno (ovviamente ci vogliono un paio d’anni per avviare i lavori del primo lotto funzionale di quelli presentati oggi), ritengo che una decina di anni sia un orizzonte temporale sostenibile. Il primo lotto lo vorrei realizzato alla fine di questo mandato».
«Se ogni anno arrivano 5 milioni di euro – ha commentato il sindaco di Rigolato, Fabio D’Andrea – in dieci anni facciamo la strada nuova, un passo che va fatto perché una montagna popolata e viva arricchisce tutta la comunità regionale».
Per il sindaco di Sappada, Alessandro De Zordo, «Lo spopolamento è figlio della mancanza di servizi ed è necessario intervenire sulla viabilità per avvicinare la cittadinanza ai servizi, questo darà un senso di partecipazione alle comunità».
L’intervento nel suo complesso prevede sia bypass (soluzioni alternative di tracciato) sia allargamenti di strade, di modo che in ogni punto della strada possano transitare pure mezzi pesanti in sicurezza.
Amirante ha posto l’accento anche sulla necessità di tener conto dei cambiamenti climatici che impongono scelte che prediligano pendii stabili.
Ferrari ha ripercorso la storia della sr 355 assicurando che i sindaci della vallata il loro lo hanno sempre fatto, purtroppo senza prima trovare ascolto. Ha rammentato la viabilità realizzata come provvisoria dopo l’alluvione del 1966 tra Piani di Luzza e Cima Sappada: dopo 58 anni è sempre lì, con grosse criticità.
Ferrari ha ricordato la fermezza e le battaglie dei sindaci, del comitato di cittadini sulla 355. Nonostante ciò le 54 curve tra Comeglians e Rigolato e semicurve sono rimaste lì su una strada ogni giorno percorsa da «60-70 camion della Goccia di Carnia – ha quantificato Ferrari – più quelli per il trasporto di legname, marmo, massi da scogliera, pullman di linea, turistici oltre a pendolari locali e turistici. Senza contare gli ospiti del villaggio Bell’Italia di Piani di Luzza, circa 100 mila presenza l’anno. Molto spesso questo crea code interminabili e camion che rimangono incastrati tra loro».
Ferrari ha sottoposto un anno fa il tema sr 355 ad Amirante e ha trovato subito riscontro in lei, nel governatore Massimiliano Fedriga e nell’assessore alle finanze Barbara Zilli. Ferrari ha fatto appello ora all’unità tra sindaci sulle priorità quanto al primo lotto da far partire.