L’Udinese ha perso un braccio di ferro alla Koopmeiners? D’accordo, nel caso di Nehuen Perez non sono comparsi dei certificati medici come quelli presentati dall’atalantino per raggiungere la Juventus, ma di sicuro anche Gino Pozzo è alle prese con un braccio di ferro con l’argentino che è andato in pressing per essere ceduto al Porto.
E nelle ultime ore il forcing da parte dell’entourage del giocatore, in particolare dell’agente Louis Downing, inglese che ha la delega sull’affare da parte della “11Wins”, si è intensificato, con tanto di accompagnamento mediatico. Ha cominciato nella mattinata di mercoledì 28 agosto il quotidiano sportivo lusitano “A Bola”, confermando che il club del presidente André Villas-Boas era ancora sulle tracce del centrale dell’Udinese, per il quale non aveva intenzione, tuttavia, di soddisfare le richieste della proprietà bianconera che chiedeva 20 milioni per dare il via libera al difensore, conscia che, conti alla mano, dopo aver regolato le “pendenze” con l’Atletico Madrid (sotto forma di diritto di recompra valido fino a un massimo di 15 milioni nelle prossime sessioni di mercato), sarebbero rimasti pochi soldi per andare a caccia di un sostituto, considerando che Nehuen è un titolare indiscusso sullo scacchiere di mister Kosta Runjaic. Soldi e tempo, visto che la finestra riservata agli affari estivi sta per chiudersi: la dead line è il 30 agosto a mezzanotte.
Il punto è che tra le righe dell’aggiornamento dal Portogallo si leggeva che «il giocatore comincia a dare segnali di impazienza di fronte all’intransigenza dei dirigenti del club transalpino». Insomma, una vera e propria offensiva, proseguita con l’allenamento a porte aperte saltato (come riferiamo a parte nei dettagli, ndr) e la comunicazione ai compagni di squadra. Una comunicazione svelata dagli stessi ai tifosi che si chiedevano dove fosse Nehuen.
A questo punto l’Udinese, messa alle strette, ha riaperto il dialogo con il Porto, tanto che in serata sono piovute altre offerte. L’asticella si sarebbe alzata a 17 milioni, anche se la formula sarebbe quella del prestito con obbligo di riscatto nel 2025. Come dire: cornuti e mazziati.
Niente soldi subito e niente Perez per una difesa che avrebbe necessità di inserire comunque una pedina di spessore. A riguardo l’Udinese ha riallacciato i contatti, a sua volta, con il Basilea, in Svizzera, dove gioca l’olandese classe 2003 Finn van Breemen, mancino, centrale di talento seguito tempo fa anche da Milan e Napoli che costerebbe circa 6 milioni. La scorsa stagione l’Udinese ne aveva offerti 3, ricevendo in cambio un secco “no”.
Per questo il braccio di ferro continua. Ma l’Udinese sta per perderlo, assicurano le fonti del Porto e quelle dell’agenzia “11Wins”.