UDINE. La difesa dell’Udinese si vende soltanto a peso d’oro. È il messaggio che il “supervisore” Gianluca Nani ha recapitato a chi corteggia i centrali bianconeri in quest’ultima settimana di mercato che si chiuderà venerdì 30 agosto, a mezzanotte. Perché ci sono ancora dei “movimenti” attorno a due dei tre elementi della retroguardia titolare nelle prime due giornate di campionato, quelle di Bologna e contro la Lazio che hanno portato in dote 4 punti alla squadra di mister Kosta Runjaic.
Resta infatti nella lista dei desideri del Porto l’argentino classe 2000 Nehuen Perez che non mollano la presa e, dopo la cessione di Chico Conçeicao alla Juventus, con il tesoretto del prestito incassato, 7 milioni più due di possibili bonus, potrebbe pensare di aumentare l’offerta ritenuta non sufficiente da Gino Pozzo. Si parla di circa 15 milioni a fronte dei 20 richiesti ai lusitani che potrebbero agire proprio aumentando leggermente la parte fissa e aggiungere dei “benefit” per cercare di convincere l’Udinese.
Che, tuttavia, non ha una grande voglia di rinunciare a un titolare come Perez, considerando che, in caso di cessione, dovrebbe anche sistemare la questione Atletico Madrid, ovvero quel diritto di recompra (a 15 milioni al massimo) che gli spagnoli vantano sul loro ex giocatore per le prossime sessioni di mercato estivo. Insomma, anche per questo motivo smontare a fine agosto il “giocattolo” che Runjaic sta assemblando da quasi due mesi sembra un peccato, soprattutto se non giustificato da da un’offerta irrinunciabile. Ecco cosa potrebbe far cambiare idea alla proprietà bianconera, visto che sarà possibile incassare 15 milioni (in tutto e come minimo) da Perez anche in futuro non dovrebbe essere un’impresa.
Come la prenderebbe il diretto interessato: a Nehuen non dispiacerebbe un salto in alto in una squadra Champions (come il Porto), ma sembra particolarmente calato nel “progetto rinascita” varato da Pozzo con l’ingaggio del tecnico tedesco, al pari di compagni come Florian Thauvin, ma anche Jaka Bijol, l’altro difensore che alcuni club di Serie A vorrebbero ingaggiare il nazionale sloveno per sistemare il reparto arretrato.
Così dopo il Bologna, pronto a bussare alla porta dell’Udinese subito dopo l’Europeo (giocato con personalità e da titolare), nelle ultime ore anche la Lazio ha pensato a Bijol per puntellare la difesa ballerina vista all’opera lo scorso sabato allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium.
Proprio in questa occasione i dirigenti capitolini hanno potuto notare l’importanza del numero 29 bianconero: da lì il sondaggio che però pare fuori portata per gli uomini mercato del presidente Lotito, anche se la Lazio sta pensando di cedere sul filo di lana Casale e sferrare l’attacco per Bijol. Che però vale 25 milioni e anche in questo caso i bianconeri non sono propensi allo sconto sul rettilineo finale, con la prospettiva di restare con un “buco” in mezzo alla retroguardia e il mercato praticamente chiuso, anche se negli scorsi giorni l’Udinese si è mossa per l’argentino (con il passaporto italiano) Marco Di Cesare, classe 2002 del Racing de Avellaneda, l’elemento che in futuro potrebbe anche rimpiazzare Bijol.