UDINE. L’Apu Old Wild West rilancia la propria candidatura alla promozione con un gruppo imbottito di giocatori vincenti. Come, anzi più dell’anno scorso, quando sul mercato aveva fatto incetta di uomini pluridecorati. Il feeling con la vittoria si alza ancora di più con l’arrivo dei centri Giovanni Pini e Davide Bruttini, che attirano qualche critica in quanto over 30, ma presentano un biglietto da visita con pochi eguali nella categoria.
Lo scorso maggio Udine si presentò ai play-off con il primato di 7 giocatori con almeno una promozione nel proprio curriculum, per un totale di 10 campionati vinti. Per la stagione 2024/2025, che reintroduce la promozione diretta al termine della regular season più una seconda dopo play-off, la società bianconera si è dotata di 8 giocatori abituati a tagliare retine e stappare champagne, per un totale di 14 campionati vinti.
I più vincenti sono proprio i pivot Pini (Reggiana 2012, Fortitudo 2019 e Verona 2022) e Bruttini (Torino 2015, Brescia 2016 e Virtus Bologna 2017), poi con 2 trionfi troviamo Alibegovic (Brescia 2016 e Cremona 2023) e Caroti (Verona 2022 e Cremona 2023) e con uno Ikangi (Scafati 2022), Da Ros (Trieste 2018) e Xavier Johnson (Verona 2022).
Capitolo a parte per Ambrosin, che può sentire sua una promozione e mezza: intera quella ottenuta da Tortona nel 2021, a metà quella di Scafati 2022, avendo giocato in Campania fino ad aprile, per poi trasferirsi ad Agrigento per i play-off. Nel palmares dei giocatori bianconeri troviamo anche sei Coppe Italia (l’ultima l’ha conquistata Xavier Johnson a marzo con Forlì), 4 Supercoppe Italiane e un’Eurochallenge.
Per il secondo anno consecutivo l’Apu ha selezionato giocatori con due caratteristiche comuni: hanno già vinto in carriera e hanno già giocato assieme. Questo facilita l’inserimento nel gruppo e accelera il processo di conoscenza in campo. È un discorso che vale anche per i due americani, che conoscono già la serie A2 italiana e non si troveranno a dover sbarcare sulla luna. Hickey al suo primo anno tricolore ha raggiunto la finale con Cantù (eliminando in semifinale proprio Udine), Johnson è in Italia da anni e oltre ad aver già vinto ha un ottimo feeling con Caroti e Pini, con cui ha giocato a Verona.
Tutto ciò porta a pensare anche a una squadra pronta per essere competitiva subito, in grado di giocarsi le proprie chance sul tavolo della promozione diretta. È il rovescio positivo della medaglia di un team con oltre 31 anni di età media, che più di altri rischia di arrivare un po’ logoro ai play-off di maggio e giugno.