UDINE. Cominciate bene. È questa la speranza, per non dire l’implorazione, che i tifosi rivolgeranno all’Udinese mentre vedranno entrare in campo i bianconeri, sabato 24 agosto (calcio d’inizio alle 18.30) allo stadio Friuli-Bluenergy Stadium per affrontare la Lazio. Tante, troppe le delusioni sopportate nella scorsa stagione con un bilancio di una vittoria, undici pareggi e sette sconfitte compresa quella con l’avversario odierno.
Cominciare bene non significa per forza di cose tenersi a Udine i tre punti (sarebbe comunque cosa molto gradita); vorrebbe dire anche muovere la classifica e soprattutto disputare una prova più convincente rispetto a quella di Bologna.
Parliamoci chiaro. Dall’esordio al Dall’Ara di Bologna ci si aspettava qualcosina di più. Se è finita 1-1 non è stato tanto per merito dei bianconeri quanto per gli errori di mira degli attaccanti rossoblù (Ndoye in particolare). È vero che l’Udinese dopo aver in cassato l’1-0 ha reagito e nel finale ha rischiato poco, ma dal punto di vista della manovra e delle conclusioni si è vista la squadra dell’anno scorso. Che Runjaic abbia bisogno di tempo per infondere il suo credo è fuori discussione, ma dal punto di vista tecnico e dell’aggressività è doveroso attendersi un salto in avanti da Thauvin e compagni.
Thauvin, al di là del rigore fallito, ha giocato sottotono al Dall’Ara anche perché era reduce da una settimana di allenamenti non ideale. L’Udinese attuale non può non prescindere dal suo nuovo numero 10 soprattutto ora che Sanchez starà fuori per un po’ e che Samardzic è stato venduto. A proposito delle condizioni del Niño, sembra che Gino Pozzo fosse di pessimo umore per l’infortunio del cileno anche perché il rischio è che i tempi di recupero siano più lunghi del mesetto ipotizzato in un primo momento (si parla addirittura di 90 giorni). Le alternative nel reparto delle mezze punte si sono assottigliate: Brenner diventa indispensabile in attesa che Ekkelenkamp cresca di condizione, che Davis la smetta di essere un giocatore da gestire e che Bravo completi il suo inserimento in un calcio per lui nuovo.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14576705]]
La formazione iniziale, quindi, non si discosterà molto da quella di domenica scorsa. «Qualche nuovo potrebbe giocare», ha detto mister Runjaic. Tutti gli indizi portano allo svedese Karlstrom che dovrebbe prendere il posto di Lovric, irriconoscibile a Bologna. L’altra novità potrebbe esserci sulla fascia destra ruolo nel quale l’Udinese sta lavorando per trovare un titolare all’altezza.
Come abbiamo scritto in settimana due tra Ehizibue, Ebosele e Esteves. L’olandese di origini nigeriane domenica è stato tra i peggiori e non sarebbe così sorprendente vedere al suo posto Ebosele che peraltro finora tra la Coppa Italia con l’Avellino e l’esordio in A a Bologna è rimasto sempre a guardare. Non cambia la difesa con Perez,Bjiol e Giannetti davanti a Okoye, in mediana confermato Payero e a sinistra Kamara, idem il trio d’attacco Thauvin-Brenner-Lucca da cui ci aspettiamo di più. Per cominciare bene.