UDINE. Centimetri ed esperienza al servizio dell’Apu. Presentazione ufficiale giovedì 22 agosto per Giovanni Pini e Davide Bruttini, i due pivot bianconeri per la nuova stagione: nessun dualismo e tanta voglia di contribuire a portare Udine ai vertici della serie A2.
A introdurre i due nuovi arrivati è stato il direttore sportivo Andrea Gracis, che mette la mano sul fuoco per entrambi. «Bruttini è alla sua diciottesima stagione fra A1 e A2, Pini alla quattordicesima. Sono due giocatori esperti ed affidabili, con le doti morali e tecniche che cercavamo. Sono stati sempre in squadre vincenti, portando la loro presenza silenziosa ma molto concreta. Fra le loro caratteristiche ci sono solidità difensiva e facilità di passaggio, oltre alla professionalità che li rende un esempio per gli altri».
Giovanni Pini, emiliano classe 1992, vanta tre promozioni in serie A nel palmares: nel 2012 con la Reggiana, nel 2019 con la Fortitudo e nel 2022 con Verona. In cuor suo sogna il poker, ma non lo dice.
A chi gli chiede qual è il suo obiettivo stagionale, risponde glissando: «Preferisco non dirlo per scaramanzia». A Udine ritrova diversi ex compagni di squadra: a Verona ha diviso lo spogliatoio con Caroti e Johnson, a Cantù con Da Ros e Stefanelli.
«Per me è un piacere ritrovarli, aver già giocato assieme aiuta a creare un gruppo coeso. Ho detto sì all’Apu perché è una società credibile, tutti gli atleti che sono stati qui mi hanno parlato bene della società, sia per la programmazione che per l’ambizione. Il contatto è stato veloce, ci siamo subito trovati sulla stessa lunghezza d’onda. Sono carico e non vedo l’ora di indossare la divisa bianconera».
Pini, che giocherà col numero 22, sa che il campionato sarà di alto livello: «La stagione è lunga, la gestione dei minutaggi sarà importante. Con la promozione diretta ogni partita conta, sarà fondamentale difendere il fattore campo e fare colpi fuori».
Davide Bruttini, toscano classe 1987, ha vinto la A2 tre volte come Pini: nel 2015 con Torino, nel 2016 con Brescia e nel 2017 con la Virtus Bologna. Qualcuno storce il naso di fronte alla sua carta d’identità, lui non se ne cura: «L’anno scorso ho saltato solo due partite, una per febbre alta e l’altra per precauzione. C’è chi è più giovane di me ed è messo peggio fisicamente. Per questo la cosa mi fa soltanto sorridere».
L’Apu rappresenta una tappa stimolante: «Tutti parlano benissimo del Friuli e di Udine. Dopo Cento volevo una squadra ambiziosa e l’Apu lo è. Conosco Gracis per averci lavorato a Treviso, l’ambiente mi ha fatto subito una buona impressione: c’è un clima sereno e si lavora sodo, si vede la mano di Vertemati. Con Pini non c’è alcun dualismo, una sana concorrenza fa sempre bene». Per Bruttini è pronta la divisa bianconera numero 4.