RESIUTTA. La chiamano “Povici beach”: una spiaggetta affacciata sulle acque smeraldine del torrente Resia, incastonata fra boschi e pareti rocciose capace di attrarre centinaia di visitatori in cerca di paesaggi mozzafiato.
Turisti che nelle ultime settimane hanno invaso le strade e gli spiazzi erbosi soggiornando con tende e camper e provocando le proteste di alcuni residenti.
Così sono fioccate lettere di protesta e striscioni appesi alle case. «Ciò che si sta verificando nei fine settimana estivi e nelle festività a Borgo Povici di Resiutta fa tornare di attualità il problema del turismo “mordi e fuggi” e della sua discussa utilità per il territorio – fa notare Gianfranco Zuzzi, residente che ha segnalato la situazione tanto al Comune quando alla Comunità collinare –. Le immagini del borgo invaso da autoveicoli, moto, camper disseminati tra prati, strade, aree pubbliche e private in modo del tutto caotico senza regole e controlli da parte delle autorità competenti ha scatenato la rabbia e l’indignazione di molte persone che da anni scelgono e risiedono in questo suggestivo angolo della Prealpi Giulie. Tutto ciò – aggiunge – viene stravolto da inquinamento, confusione, strade intasate di automezzi e a rischio incolumità senza alcun rispetto da parte di camperisti e campeggiatori».
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A rivolgersi alla polizia locale per segnalare il problema chiedendo interventi è stato anche Carlo Bressan: «La sosta è disciplinata da norme chiare in aree appositamente adibite e così pure il campeggio – precisa in una segnalazione alla polizia municipale di Tarvisio – anche in Austria, Slovenia e Croazia è vietato il campeggio libero che viene sanzionato e non è una norma fatta a caso: serve a evitare che gli escrementi e i reflui vengano riversati nei corsi d’acqua. Si può sostare, ma non accamparsi. Sono certo che farete il possibile per intervenire e ripristinare un po’ d’ordine. A Povici manca ogni cartellonistica che indichi il divieto, le sanzioni e il parcheggio attrezzato, ma di questo informerò il Comune».
Al sindaco di Resiutta, Francesco Nesich, il compito di conciliare le istanze dei residenti, protesi alla tutela e alla salvaguardia del territorio, e i progetti destinati al suo sviluppo. «Il mio ufficio è sempre aperto e ascolto le istanze dei concittadini, ma sottolineo che lo sviluppo turistico del nostro territorio con le sue prerogative paesaggistiche è un dato essenziale per la sopravvivenza della comunità e delle sue attività commerciali che difficilmente potrebbero sopravvivere contando esclusivamente sui 270 residenti – è la premessa del primo cittadino –. L’arrivo dei turisti, può dunque rappresentare un beneficio economico, certo Resiutta non può diventare come Lignano d’estate, ma può contare su questa ricchezza per crescere. È per questo che abbiamo recuperato la vecchia stazione ferroviaria creando un piccolo campeggio con ristorante, bar, noleggio bici, la vasca per lo scarico dei liquami. Ed è con questo obiettivo che abbiamo in serbo un progetto per l’area di Povici che intendiamo riqualificare creando un parcheggio ad hoc per auto e camper dotato di servizi igienici. Disponiamo già delle risorse e intendiamo realizzarla nel 2025. Quanto ai disagi lamentati, è costante il controllo da parte di polizia locale e amministratori comunali e presto installeremo cartelli per imporre norme precise a chi sosta nell’area».
